venerdì 22 febbraio 2019

I SORRISI IN TV

“ È uscito in versione digitale un libro che ho scritto e verrà stampato su carta , si intitola UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO “.
Così in televisione ho potuto parlare di un lavoro durato a lungo e pubblicizzarlo con tanta emozione , ebbene anche in video sono comparso pur di raccontare non solo 10 anni di podismo ma per sbattere in faccia la realtà a tanti detrattori .
Non credevano nelle mie possibilità , sono stati disattesi i loro discorsi , ma ho dovuto lottare veramente tanto e col sorriso mi sono presentato davanti alle telecamere di una emittente regionale .
Ho patito in silenzio mostrando sempre il sorriso , in contemporanea bramavo dal desiderio di non perdere quanto avessi imparato sopratutto dagli errori , c’è stato chi di recente mi ha detto che in gara prima o poi mi ritirerò poiché non do il massimo .
Quanta povertà intellettuale e poca educazione ho notato in quelle parole , può anche darsi che una volta possa accadere , ma di sicuro non me ne farei un cruccio , anzi sarebbe un ulteriore trampolino di lancio verso altri obiettivi .
Io non più alcunché da dimostrare , ho raggiunto l’apice il giorno in cui sono giunto sorridente a Faenza dopo 100 km .
Il resto è venuto fuori in Tv quando ho raccontato delle emozioni che si provano correndo in paesaggi stupendi senza guardare il cronometro che indosso al polso .
È la mia idea di podismo , non la cambierò mai , un giorno se dovessi smettere i rimpianti sarebbero una chimera , la strada per la felicità è molto tortuosa , va percorsa a sensazione ascoltandosi .
Chi si crede padrone sul proprio corpo sbaglia ma non è un mio problema .
Quando deciderò di stare sotto le 4 ore in maratona farò un programma diverso , nel frattempo preferisco concentrarmi su quel piatto , lo debbo ad un amico molto caro , un uomo che ricorda la tenerezza di mio nonno , ieri sera sarebbe stato irriverente nominarlo ,lo scrivo qui , si chiama Cesare, assieme a babbo e mamma , alle mie figlie , alla mia compagna e a pochi fidatissimi amici è l’artefice della mia rinascita .
Ci sarebbe anche un’altra persona ma su di lei il discorso sarebbe lungo , gli debbo l’idea di essere divenuto un ultramaratoneta , cara Laura io non ho mai dimenticato e grazie a te ho capito che dovevo andare oltre .

Nessun commento:

Posta un commento