mercoledì 26 novembre 2014

MEN 1309.

Nuovo passo in avanti nella lotta al cancro. I ricercatori della casa farmaceutica Menarini, in collaborazione con quelli di Oxford BioTherapeutics, hanno sperimentato un "anticorpo armato" in grado di farsi agganciare e inglobare dall'antigene della cellula colpita da tumore, poi una volta all'interno rilascia la tossina letale che ha "in dotazione" e uccide il tessuto malato. I test sui pazienti saranno inaugurati nel 2016.
La nuova molecola, denominata Men1309, è stata definita una "bomba intelligente" alla presentazione a Firenze del 25 novembre. Questo perché in laboratorio ha mostrato di poter aggredire con successo sia linfomi Non Hodgkin, sia tumori solidi (in particolare per un sottotipo specifico di tumore della mammella) riducendo il più possibile gli effetti nocivi nei tessuti con cellule sane. I ricercatori della Menarini hanno già messo a punto il processo biotecnologico di produzione dell'anticorpo e si apprestano ad iniziare nuovi studi che consentiranno di cominciare la sperimentazione clinica sull'uomo, prevista per la seconda metà del 2016.

Il presidente della multinazionale Lucia Aleotti commenta: "è una molecola dalla grande potenzialità, un anticorpo in grado di agire su più fronti tumorali e svilupparlo sarà come sviluppare più farmaci". Il Men1309 è il secondo "anticorpo armato" dei cinque previsti dall'accordo con Oxford Biotherapeutics (Obt) del 2012 che impegnerà nella ricerca il gruppo Menarini per oltre 800 milioni di euro complessivi.

Fonte :tgcom24.it

Nessun commento:

Posta un commento