mercoledì 27 maggio 2015

CALCIO DESTABILIZZATO

Il Dipartimento di giustizia americano accusa di corruzione e associazione a delinquere parte dei vertici della Fifa per la gestione delle gare per aggiudicarsi i mondiali di calcio e per gli accordi su marketing e diritti televisivi degli ultimi 20 anni. Arrestati in Svizzera 7 dirigenti, tra cui due vicepresidenti. Nove le richieste di estradizione. Il ministro della giustizia Usa, Lynch: "Sradicheremo la corruzione dal calcio".
Per anni la Fifa è stata indagata dall'Fbi, ma l'organizzazione ha sempre respinto le accuse, e in particolare quelle di corruzione relative all'assegnazione dei mondiali del 2018 e del 2022 a Russia e Qatar. Il numero uno della Fifa, Sepp Blatter (che guida il calcio mondiale dal 1998 e venerdì dovrebbe essere rieletto per la quinta volta), è indagato dall'Fbi ma non è sotto accusa, come ha confermato la stessa Lynch.

Il blitz durante il meeting della Fifa - La retata in Svizzera, invece, è scattata al Baur au Lac hotel, dove i leader dell'organismo che governa il calcio mondiale erano riuniti per il loro meeting annuale. Dopo essersi fatti consegnare le chiavi, gli agenti sono saliti nelle camere del lussuoso albergo e hanno cominciato ad eseguire gli arresti: i sette funzionari finiti in manette saranno quindi estradati negli Stati Uniti.

Tangenti per oltre 100 milioni di dollari - Le accuse di corruzione mosse dalle autorità americane si riferiscono agli ultimi 20 anni, e riguardano, tra i tanti episodi, le gare per aggiudicarsi i campionati mondiali, così come gli accordi per il marketing e i diritti televisivi. Le indagini riguardano anche tangenti "per un totale di oltre 100 milioni di dollari" legate alle offerte commerciali risalenti a tornei di calcio negli Usa e in America Latina negli anni '90.
Chi sono gli arrestati - A finire in manette i due vicepresidenti Jeffrey Webb (Isole Cayman) ed Eugenio Figueredo (Uruguay). E ancora Eduardo (Costa Rica), Julio Rocha (Nicaragua), Costas Takkas (Gb), Rafael Esquivel (Venezuela) e Jose Maria Marin (Brasile).

"Sradicheremo la corruzione dal calcio" - "Sradicheremo la corruzione dal calcio mondiale". Sono le parole del ministro della giustizia americano, Loretta Lynch, che ha ufficializzato le accuse di corruzione e riciclaggio nei confronti di una parte dei vertici della Fifa. "Hanno corrotto il sistema per arricchire sè stessi", ha aggiunto.

"Tangenti anche per Sudafrica 2010" - Il Dipartimento di giustizia americano accusa, tra gli altri, anche l'ex vicepresidente della Fifa, Jack Warner. Avrebbe chiesto una tangente da 10 milioni di dollari al governo del Sudafrica che ha ospitato i mondiali di calcio del 2010.



L'Fbi: "E' solo l'inizio, cartellino rosso alla Fifa" - "Questa è davvero la Coppa del mondo della corruzione. Oggi è stato mostrato il cartellino rosso alla Fifa". Lo hanno detto il capo dell'Fbi, James Comey e il capo della sezione criminale dell'Irs, l'Agenzia del Fisco americana, Richard Weber. "Vogliamo essere chiari: questo è solo l'inizio, non la fine. Nessuno è al di sopra della legge", hanno aggiunto.

Anche la Svizzera apre un'inchiesta - Anche il pubblico ministero svizzero ha aperto una procedura penale per sospetta gestione sleale e riciclaggio di denaro riguardante l'attribuzione dei Mondiali di calcio 2018 e 2022. Lo comunica in una nota la giustizia elvetica, che ha proceduto a perquisizioni presso la sede della Fifa a Zurigo, impossessandosi di documenti e dati elettronici.

Dura presa di posizione della Russia - "Si tratta di un altro caso di illegale utilizzo 
extraterritoriale della legge statunitense". Così il ministro degli esteri russo commenta gli arresti di dirigenti della Fifa nell'ambito dell'indagine per corruzione e associazione a delinquere condotta dall'Fbi. L'inchiesta riguarda anche i prossimi campionati mondiali di calcio, che saranno ospitati proprio dalla Russia.

Wall Street Journal: spunta nome Nike - Spunta anche il nome della Nike nello scandalo che sta travolgendo la Fifa. A riportarlo il Wall Street Journal e altri media Usa, secondo cui nelle carte del Dipartimento di giustizia americano si parla di una multinazionale dell'abbigliamento sportivo con sede negli Usa e che ha ottenuto la licenza per sponsorizzare la nazionale brasiliana di calcio. Non si cita mai il nome del gruppo, ma è noto che la Nike - che ha assicurato la massima collaborazione con le indagini - raggiunse un accordo con la federazione brasiliana nel 1996 per 160 milioni di dollari.



Fonte :tgcom24.it


Sono mesi che attendevo queste notizie e speravo in una indagine da parte degli organi competenti , stavolta però non ci troviamo in Italia , si tratta di un qualcosa avente un effetto destabilizzante su tutto il sistema calcio a livello planetario . 
Mai era accaduto qualcosa del genere ,sicuramente usciranno altri retroscena .

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