giovedì 20 febbraio 2014

OLIMPIADI DI SANGUE .

Siamo così impegnati a monitorare cosa accadrà con Renzi che passa in secondo piano la drammatica situazione di Kiev . Una ondata di violenza sta invadendo l'Ucraina , dove una fetta della popolazione spinge per entrare in Europa mentre il presidente Yanukovich strizza l'occhio a Putin per una collaborazione con la Russia.
Dall'inizio degli scontri si contano già 26 morti ma il numero salirà , ma non distante dalla capitale si stanno tenendo i giochi olimpici invernali dove l'ipocrisia regna sovrana . Il CIO infatti ha negato agli atleti ucraini il lutto al braccio e si è arrampicato sugli specchi facendo leva sulle regole di comportamento dettate prima dell'inizio dei giochi .
Una scudisciata impropria , un atto indecoroso se si pensa che addirittura Sergey Bubka ha fatto un appello per la pace in Ucraina poiché le violenze rappresentano uno choc per gli atleti in gara a Sochi.
Qualcuno ha ipotizzato il ritiro degli atleti ma questo non avverrà . Il signor Putin nel frattempo continua a recitare la parte del padrone di casa con munificenza .
Non è servito a nulla quello che fecero gli atleti statunitensi sul podio dei 200m a Città del Messico durante i giochi estivi del 1968 , quello si che fu un atto di protesta in piena regola.
Tutti dovrebbero boicottare la cerimonia di chiusura per dimostrare indignazione in merito agli accadimenti di piazza Maidan .
Ma in nome del business e nuovamente della ipocrisia ciascuno sarà al suo posto tra qualche giorno quando termineranno queste olimpiadi invernali .

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