mercoledì 16 aprile 2014

APPENA ARRIVI DAI A LORO UN ABBRACCIO .

Sono stati 3 giorni intensi ricchi di lavoro e di soddisfazioni .Dopo gli 11 km di lunedì ho fatto una pausa di 48 ore , in fondo con la corsa non guadagno un euro , ma mi serve per togliere di dosso quelle tossine accumulate con i viaggi per vendere .
Nel frattempo oggi mentre rientravo mi è giunta una telefonata sconvolgente , sono rimasto senza una parola , ho provato un senso di vuoto e di dolore che solo 2 mesi mi aveva colpito .
Stavolta però la lama che mi ha ferito si è sentita il diritto di agire in maiera subdola e non ha lasciato scampo .
Ho ripensato a quel giorno del 1995 quando mi trovò il primo lavoretto di ventenne studente già iscritto all'università .
Fu così buffo e banale ottenere quel lavoretto che non dimenticherò mai quei giorni passati in piacevole compagnia .
Ricordo ancora quelle parole che pronunciò davanti alle persone con cui lavoravo , parole autoritarie e di protezione, quasi una frustata nei confronti di chi volesse fare il furbo .
Se ci ripenso vedo una umanità inaspettata , un senso di protezione paterno che mai avrei creduto possedesse .
Ogni volta che lo incontravo era ruspante e faceva battute per farmi sorridere .
Se poi gli dicevo qualcosa di divertente allora si lasciava andare e quando ci si salutava sembrava quasi dispiaciuto perché era rimasto contagiato dall'entusiasmo.
Mai dimenticherò questo 16 aprile , così come il 18 maggio , il 26 settembre e il 17 febbraio .
Non so come dirmelo ma gli volevo bene perché era sempre allegro e al primo posto nella sua classifica c'era la famiglia .

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