sabato 19 aprile 2014

IL TACKLE DI RANIERO .

Quando c'è trasparenza nelle parole non ci sono speranze di obiezione da parte di chi ascolta .
Se poi accade durante la via crucis del Venerdì allora la cassa di risonanza che si crea diventa qualcosa di mastodontico .
Quando Papa Francesco fa proseliti vuol dire che il cambiamento è in atto e non ci puoi far niente , perché si tratta di uno tsunami .
Vi riporto le parole di Padre Raniero Cantalamessa il quale non ha risparmiato una scudisciata pesante  chi sta in plancia di comando nella nostra incerta democrazia . ( fonte :quotidiano.net)
E’ "scandaloso" che "alcuni percepiscano stipendi e pensioni cento volte superiori a quelli di chi lavora alle loro dipendenze" e che "alzino la voce appena si profila l’eventualità di dover rinunciare a qualcosa, in vista di una maggiore giustizia sociale".  Lo ha detto padre Raniero Cantalamessa nell’omelia pronunciata nella basilica di San Pietro per la cerimonia della Passione di Gesù del venerdì santo presieduta da Papa Francesco.
"Dice la Scrittura: l'attaccamento al denaro è la radice di tutti i mali", ha sottolineato il predicatore della Casa Pontificia. "Dietro ogni male della nostra società c’è il denaro, o almeno c’è anche il denaro", ha proseguito. "Cosa c’è - ha chiesto padre Cantalamessa - dietro il commercio della droga che distrugge tante vite umane, lo sfruttamento della prostituzione, il fenomeno delle varie mafie, la corruzione politica, la fabbricazione e il commercio delle armi, e perfino - cosa orribile a dirsi - alla vendita di organi umani tolti a dei bambini?".
"E la crisi finanziaria che il mondo ha attraversato e che questo paese sta ancora attraversando - ha proseguito -, non e’ dovuta in buona parte all’’esecranda bramosia di denaro’, l’auri sacra fames, da parte di alcuni pochi? Giuda cominciò con sottrarre qualche denaro dalla cassa comune. Dice niente questo a certi amministratori del denaro pubblico?".
"Uomini collocati in posti di responsabilità che non sapevano più in quale banca o paradiso fiscale ammassare i proventi della loro corruzione si sono ritrovati sul banco degli imputati, o nella cella di una prigione, proprio quando stavano per dire a se stessi: ‘Ora godi, anima mia’", ha ammonito il predicatore della Casa Pontificia nella sua sferzante omelia. "Per chi l’hanno fatto? - ha chiesto - Ne valeva la pena? Hanno fatto davvero il bene dei figli e della famiglia, o del partito, se è questo che cercavano? O non hanno piuttosto rovinato se stessi e gli altri? Il dio denaro si incarica di punire lui stesso i suoi adoratori".
"Ma senza pensare a questi modi criminali di accumulare denaro - ha aggiunto il frate cappuccino -, non è già scandaloso che alcuni percepiscano stipendi e pensioni cento volte superiori a quelli di chi lavora alle loro dipendenze e che alzino la voce appena si profila l’eventualità di dover rinunciare a qualcosa, in vista di una maggiore giustizia sociale?".
Mi sono commosso nell'ascoltare tutto ciò . 

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