domenica 24 settembre 2017

LE PAROLE PIÙ DOLCI

Sono giunto alla fine della maratona del Mugello con un polpaccio che dal venticinquesimo chilometro ha fatto le bizze , il desiderio di entrare in possesso della medaglia è stato più forte del dolore , ormai ci convivo senza pensarci più di tanto .
La discesa verso Borgo San Lorenzo ha acuito il problema , le salite fino a Luco erano state ben controllate , poi a 10 km dalla fine ho detto all'amico con il quale correvo assieme dall'inizio di staccarsi , lo stavo rallentando troppo , volevo rimanere solo, lui mi ha staccato e da allora ho preferito il controllo totale .
Altri amici mi hanno affiancato ma io gentilmente ho rifiutato di restare con loro conscio del momento non favorevole .
Al ristoro del 40º km ho intravisto dei bimbi che gestivano il tavolo dei rifornimenti , tra di loro una bimba mi ha offerto un po' di succo alla pera , ho avuto un flash , la somiglianza con la mia figlia più grande é stato il motivo per cui ho accettato quel bicchiere , prima di ripartire le ho donato una carezza .
Poi ho affiancato un maratoneta che mi precedeva chiedendo se volesse arrivare con me , era un signore di una certa età alla sua 29ª partecipazione consecutiva a questa gara, lui ha accettato e così siam giunti al traguardo .
Da lì in poi solo momenti di gioia con i soliti amici , una lacrima per allentare la tensione è scesa , un pensiero per chi veramente soffre è balenato all'orizzonte , infine un abbraccio doppio specialissimo.
 Andrò a Firenze per la decima maratona e 13ª lunga distanza , stavolta sarà speciale , ma al Mugello tornerò anche il prossimo anno, ho tanti amici li e adoro visitarli , sono gente genuina .
Ps : nel momento più difficile ho pensato alla mia figlia più piccola , sentivo la sua voce come se fosse lungo il tracciato , trattasi di segni del destino .

Nessun commento:

Posta un commento