sabato 31 marzo 2018

LA FOTO DI MARRADI

In quella foto scattata al punto di controllo a Marradi c’è la gioia per aver raggiunto i 65 chilometri ma contemporaneamente rappresenta un punto di non ritorno .
Potevo accontentarmi , avrei consegnato il pettorale e mi sarebbe stata consegnata la medaglia per essere giunto fin li.
Ma il desiderio di raggiungere l’obiettivo era più forte ,sapevo che se fossi ripartito dopo il ristoro la storia avrebbe preso una piega diversa , ricordo bene la scena , chiamai dopo poco Sandra chiedendo di Cesare e poi le annunciai le intenzioni .
Erano passate da alcuni minuti le 2 del mattino , la lucidità mentale non si affievoliva ,le parole di Claudio riguardo a quel paese mi ronzavano in testa .
“Vado avanti , voglio divenire un centista , mi attendono le stelle in una notte indimenticabile” questo  pensai e da lì in poi mi calai in un mondo che non avevo mai esplorato .
In certi momenti ridevo di gusto senza un motivo preciso , ero incredulo ma consapevole , avevo trovato la strada che cercavo da anni .
Quando giunse l’alba tirai un sospiro di sollievo , chiamai Sandra per consegnarle la lampada frontale  , poi procedetti ad un cambio di maglietta , entro tre ore avrei realizzato il progetto su cui avevo lavorato con tanta pazienza e amore .
Prima di cadere nelle braccia di Morfeo per un paio di ore mi scattai una foto con la medaglia più agognata , preziosa , voluta , conquistata .
Ero giunto al traguardo in solitudine e pronto per una nuova vita , quelle maledette tenebre erano scomparse definitivamente, ma la foto scattata a Marradi c’è la panacea di ogni male : è stato bellissimo imparare a sorridere .

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