giovedì 5 aprile 2018

TU E IL BABBO DI LEI

Con un chilometro lento e veloce scrivo le pagine di questo giovedì mattina mentre albeggia , sono così carico che potrei continuare ancora per un bel pezzo , però il lavoro è necessario , mi seggo qualche istante su una panchina di cemento chiudendo gli occhi .
Caro Campione come vorrei vederti di nuovo in pista con quella falcata fluida , negli ultimi 2000 metri dovevi vedermi , ho accelerato per te inserendo la marcia costruita con il nostro lavoro .
Sto bene , faccio gli scongiuri dovuti affinché questo periodo di forma duri ancora due mesi .
Mi manca il nostro sguardo di intesa e la parolina di tre lettere .
Corro con i battiti più alti , poi ti spedisco messaggi affinché tu sia partecipe di questi momenti .
Sono diverso grazie a te e sarei ancora più felice se ci potessimo incontrare a fine gara , voglio arrivare in fondo grazie al nostro lavoro a sensazione .
Se puoi vieni a Montalcino o a Faenza , non mi è più sufficiente dirlo allo speaker , nel mosaico c’è quella velocità che abbiamo costruito negli ultimi 2 anni e voglio che si sappia .
Ti aspetto , porta chi sai e andremo tutti a cena assieme .
Ps: alla 100 chilometri la dedica sarà tutta per te , poi verranno gli altri ma ti debbo una parte di come abbia imparato a soffrire , chissà come ti starebbe al collo IL BABBO DI LEI .

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