sabato 14 aprile 2018

UNA NUOVA PRIMAVERA

Non sono un privilegiato , infatti per conquistare quello che voglio ci metto l’anima , amo lottare , fa parte del mio dna fino dai primi mesi di vita quando venni operato due volte e passai una buona fetta del 1975 in ospedale .
Mia madre ha sempre detto che i medici erano ottimisti circa le condizioni in cui versavo , l’unico problema era l’appetito perduto , lo stomaco e l’intestino erano deboli , faticavo molto a recuperare , ma tenevo duro anche grazie alle cure delle infermiere del reparto .
A causa di quanto era accaduto mi chiamavano Pulce e questo l’ho solo saputo di recente poiché ho avuto la fortuna di incontrarne una .
La commozione è stata tanta , lei mi ha guardato sorridendo e ha detto : “ Si vedeva che saresti cresciuto bene , appena venivi coccolato ti calmavi , ma avevi grinta quando ti agitavi , quel taglio faceva impressione su quella pelle nuova , hai imparato presto a conviverci “.
Io ascoltavo in silenzio le parole pronunciate , congedandomi l’ho abbracciata e ringraziata .
In questa seconda possibilità ricevuto ho riscoperto il valore delle emozioni , ma è anche merito dei viaggi che compio , il dolore al fianco lo vivo con dignità e ogni arrivo è una vittoria .
Grazie alla volontà non mi sono mai sentito un perdente in partenza , affronto tutto con il sorriso come ho imparato da un amico onesto e sincero .
La primavera l’ho conosciuta tardi ma è piacevole molto più di un gelido inverno e di un grigio autunno .

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