domenica 22 giugno 2014

LI HA SCOMUNICATI.

Dopo un periodo di pausa è tornato a farsi sentire il Santo Padre e lo ha fatto alla sua maniera in Calabria con una omelia di quelle che lasciano il segno .
Quest'uomo è un dono divino e ogni volta che apre bocca non è mai banale .
Ci invita a riflettere e allo stesso tempo lancia delle scudisciate che colpiscono nel profondo.
Vi riporto alcuni stralci delle parole pronuciate ieri.
In tutta onestà : ci rende partecipi di questa sua missione .
«La vostra terra tanto bella conosce i segni di questo peccato: l’adorazione del male e il disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato, bisogna sempre dirgli di no. Coloro che nella loro vita hanno questa strada di male, i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati».
Poi ha ricordato che oggi «è la festa in cui la Chiesa loda il Signore per il dono dell’Eucaristia. Prima di tutto noi siamo un popolo che adora Dio. Noi adoriamo Dio che è amore, che in Gesù Cristo ha dato se stesso per noi, si è offerto sulla croce per espiare i nostri peccati e per la potenza di questo amore è risorto dalla morte e vive nella sua Chiesa. Noi non abbiamo altro Dio all’infuori di questo! Quando non si adora Dio si diventa adoratori del male. E per questa fede, noi rinunciamo a satana e a tutte le sue seduzioni; rinunciamo agli idoli del denaro, della vanità, dell’orgoglio e del potere. Noi cristiani non vogliamo adorare niente e nessuno in questo mondo se non Gesù Cristo, che è presente nella santa Eucaristia».
L'ultima perla è stata per i preti ai quali ha chiesto un serio esame di coscienza: "Nel silenzio della preghiera - ha detto nella cattedrale di Cassano Jonio - Gesù ci fa vedere se stiamo lavorando come buoni operai, oppure forse siamo diventati un po’ degli “impiegati”; se siamo dei canali aperti, generosi attraverso cui scorre abbondante il suo amore, la sua grazia, o se invece mettiamo al centro noi stessi, e così al posto di essere canali diventiamo «schermi» che non aiutano l’incontro con il Signore, con la luce e la forza del Vangelo".

E' di una galassia lontana Papa Francesco , soprattutto quando chiede di pregare per lui perchè come tutti compie errori .
Sicuramente li compie in altre occasioni perchè quando parla a braccio è tremendamente sincero.

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