domenica 19 aprile 2015

SCORTATO

Sono passate poche ore dalla 21 km di Monteruggioni dove ,nonostante salite ripide e sassi enormi sul percorso , è andata in onda una nuova sfida a distanza di poco più di una mese dalla maratona di Ferrara .
Mi sono preso la medaglia di finisher ma è stata dura per caviglie e piedi , ogni passo doveva essere controllato proprio a causa delle asperità del terreno fatto di sentieri boschivi .
Ai ristori mi sono rinfrescato perfettamente senza l'uso dei gel che avevo nel marsupio in caso di necessità assoluta .
Ho sofferto molto la prima parte di gara e ho gestito con raziocinio la seconda usando i soliti mezzi .
Stavolta in un tratto molto arduo in salita ho pensato alle mie bambine che mi attendevano perché portassi loro la medaglia ma non erano solo loro i miei pensieri positivi .
Mi è capitato di recente di parlare con qualcuno molto vicino a persone che purtroppo la criminalità organizzata ha tolto di mezzo .
Ho pensato intensamente a quali tipi di sofferenze fossero stati sottoposti stando lontano dalle loro famiglie e dai loro figli .
Affrontare un terreno così disastrato in confronto è una sciocchezza , il dolore alle piante dei piedi prima o poi si attenua , sono piccole crisi temporanee .
Invece chi sposa la causa della lotta alla illegalità si trova di fronte a situazioni spesso molto difficili e a scelte controcorrente .Con molta frequenza non possono godersi una domenica mattina in libertà per stare con gli amici sulla strada per correre .
Persone come Giovanni Falcone , Paolo Borsellino , Carlo Alberto Dalla Chiesa e molti altri hanno perso il loro bene più prezioso lottando per un mondo migliore insieme agli uomini della scorta .
Quando ho varcato la porta di Monterggioni all'arrivo ho pensato a loro che spesso davano l'esempio al nostro scalcinato  paese e a coloro che oggi vivono nell'ombra per garantire la legalità .

Nessun commento:

Posta un commento