sabato 27 giugno 2015

MACABRI TELI

In Francia a Saint Quentin Fallavier hanno attaccato una azienda di gas industriale decapitando un uomo e ferendone 2 , a Kuwait City un kamikaze si fatto esplodere in una moschea sciita durante la preghiera del venerdì provocando almeno 25 vittime , in una base militare somala a Leego gli Shabab hanno trucidato 30 soldati , a Sousse in Tunisia ben 37 turisti sono stati ammazzati a colpi kalashinov mentre si trovavano in spiaggia presso un resort .
In tutti e 4 i luoghi abbiamo purtroppo assistito a quanto era stato esortato dal portavoce dello stato islamico dell'Isis Al Adnani ossia trasformare il mese del Ramadan in " una calamità per gli infedeli",  ma quello che più colpisce è quanto accaduto in Tunisia che ,dopo la strage al museo del Bardo di alcuni mesi fa , si è vista colpita di nuovo nel settore del turismo e i racconti dei sopravvissuti sono una testimonianza da brivido .
Sousse non conosce più i teli come mezzo per abbronzarsi ma come strumento per coprire un orrore .
I dati che provengono dal settore turistico tunisino sono disastrosi e Houssem Ben Azuz , presidente dei tour operator , parla di immagine instabile del paese e non è servita una campagna di marketing aggressiva per far ripartire questo settore che veniva definito il "petrolio dei tunisini " .
Purtroppo la strategia del terrorismo fa proseliti e questo stato di guerra sembra non avere una fine , ne subiscono le conseguenze coloro che credono nella democrazia , nel funzionamento delle istituzioni e dove sia i sindacati sia le associazioni femminili sono attive .
Le colpe della UE sono evidenti e questo sta portando la situazione fuori controllo nel vecchio continente .

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