sabato 14 ottobre 2017

LE GIOIE ALTRUI

Faccio 20km assieme ad una persona in una nebbiosa mattina di ottobre , so benissimo che potrei anche allungare ma il giorno dopo ci sarebbe una gara di 13 km in trail .
Non posso caricarmi di tanta fatica , i margini di recupero sono ristretti , inoltre debbo svolgere alcune faccende a casa .
“ Io farò 30 km , è il mio primo lunghissimo per Firenze appena ho terminato ti spedisco una foto “ è questa la frase che pronuncia la persona che è accanto a me .
Nelle sue parole c’è tenacia , determinazione e voglia di avvicinarsi all’agognato traguardo , è la vera essenza di chi crede fermamente nel lavoro che svolge non esistono esitazioni .
Quando mi giunge la foto promessa la persona fa il gesto delle 3 dita , l’emozione è tanta , capisco che ha realizzato qualcosa di stupendo arrivanodoci per gradi , le forzature non possiedono questo sapore .
Rispondo al messaggio con molto piacere e mi complimento per l’ottimo risultato raggiunto .
Di rimando ricevo un messaggio con scritto : “ È stato più lento di quanto pensassi “.
A quel punto compongo il numero della persona perché voglio che un concetto sia chiaro , esordisco dicendo che si va per obiettivi , si cresce un passo alla volta e che in futuro bisognerà cambiare qualcosa , nel frattempo va benissimo così perché le basi poste sono solide .
Vengo ascoltato in silenzio , così come quando l’amico Cesare mi indirizza sul concetto di stare sui piedi , quel particolare è divenuto una specie di pietra miliare nella mia vita podistica .
Concludo la telefonata con altri complimenti e sento che d’altra parte c’è rilassatezza.
Si inizia a intravedere i marmi , mancano 12 km poi gireremo a sinistra dove ci attende il frutto di un lavoro lungo .

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