domenica 14 settembre 2014

IL TACCO GENIALE .

Il Papa, dopo aver celebrato battesimi, comunioni e cresime, dopo aver confessato e presieduto ordinazioni sacerdotali, ora ha unito davanti all'altare venti coppie della 'sua' diocesi. La più giovane ha 25 anni, il più anziano 56. E a sfilare lunga la navata della basilica di San Pietro anche coppie che già convivono. Alcuni sono stati accompagnati dai figli. Sono coppie con storie di fidanzamenti più o meno lunghi; c'è chi è già convivente, chi ha figli, chi si è conosciuto in parrocchia. Non sono tutti originari della capitale ma tutti risiedono nella diocesi di Roma. 
Ecco alcuni stralci dell'omelia pronunciata da Papa Francesco :"Il matrimonio è simbolo della vita, della vita reale, non è una fiction! "E' incalcolabile la forza, la carica di umanità contenuta in una famiglia: l'aiuto reciproco, l'accompagnamento educativo, le relazioni che crescono con il crescere delle persone, la condivisione delle gioie e delle difficoltà  . Le famiglie sono il primo luogo in cui noi ci formiamo come persone e nello stesso tempo sono i 'mattoni' per la costruzione della società". "E' la reciprocità delle differenze - ha aggiunto - Non è un cammino liscio, senza conflitti, no, non sarebbe umano. E' un viaggio impegnativo, a volte difficile a volte anche conflittuale, ma questa è la vita! L'amore di Gesù, che ha benedetto e consacrato l'unione degli sposi, è in grado di mantenere il loro amore e di rinnovarlo quando umanamente si perde, si lacera, si esaurisce - ha proseguito il Papa - L'amore di Cristo può restituire agli sposi la gioia di camminare insieme, perché questo è il matrimonio: il cammino insieme di un uomo e di una donna, in cui l'uomo ha il compito di aiutare la moglie ad essere più donna, e la donna ha il compito di aiutare il marito ad essere più uomo". 

Poi alle "coppie in cammino" Papa Francesco ha dato "un piccolo consiglio": "E' normale che gli sposi litighino - ha detto - è normale, sempre si fa. Ma vi consiglio: mai finire la giornata senza fare la pace. E' sufficiente un piccolo gesto, e così si continua a camminare".

Gesti semplici e sobrietà , il pontificato di Bergoglio ha radici bene salde e allo stesso tempo non manca di sorprese .
Non so se il Papa abbia visto la rocambolesca partita tra il Parma e il Milan , ma quando Menez ha segnato di tacco sono sicuro che avrebbe apprezzato la genialità poiché gran tifoso di calcio .
Bergoglio quando parla dosa sempre bene le parole , ma quando va a braccio cambia marcia e ci lascia senza fiato .
Merita il nobel e lo dico da tanto tempo ,già immagino la scena in Santa Marta se ricevesse l'annuncio , sorprenderebbe di nuovo tutti . Un colpo di tacco ricco di fantasia .


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