mercoledì 3 dicembre 2014

BINOMI ATARASSICI .

Non sapevo cosa significasse correre a distanza di 72 ore dopo una maratona , ebbene ora lo so .
Ho puntato la sveglia , mi sono alzato alle prime luci dell'alba , ho indossato la tuta , le scarpe , mi son spalmato un po' di vasellina , ho fatto gli esercizi di vascolarizzazione e di stretching , infine sono sceso in strada impostando il mio satellitare per percorrere 6 km .
Dopo un primo chilometro a 6'21" , ho percepito una splendida sensazione di leggerezza , di pace .
Ho imboccato la strada che avevo percorso il mio primo lunghissimo quando il crampo mi colpì inesorabile , attanagliando il polpaccio destro .
Ero a 3 km e ho deciso di rientrare , dopo pochi metri mi è passato per la testa un brano malinconico ,ma dolce come il miele , cosa rara per me visti i gusti musicali .
Inspiegabilmente mi sono commosso , ho ripensato a domenica , ho realizzato di essere un maratoneta e ne ho preso consapevolezza .
Vi riporto i versi di quel brano senza traduzione , indovinate di quale brano sto parlando perché come spesso mi accade relaziono istanti di vita alla musica così come ho fatto domenica quando sono rientrato a casa , infatti dopo la doccia ho indossato le cuffie . 
Corsa e musica, binomio perfetto per cercare risposte .
Ecco un estratto del pezzo, buon ascolto : 

In my life there's been heartache and pain
I don't know if I can face it again
I can't stop now, I've traveled so far
To change this lonely life...

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