venerdì 12 dicembre 2014

IL FANGO VICINO AL SA CORA .

Se il calcio italiano non gode di ottima salute da ormai molti anni , le colpe vanno ascritte non solo ai vari personaggi che vi ruotano intorno ma anche a uno stato assente che si avvita su se stesso e dimostra una arretratezza medievale .
Leggendo i vari post che appaiono sui social network mi sono imbattuto in una vicenda che fa tremare i polsi . 
Ciascun sportivo si ricorda bene come è andata a finire la storia legata a Is Arenas , quando il Cagliari tentò di costruire un nuovo stadio a Quartu Sant'Elena , ebbene è accaduto qualcosa di veramente indecente . 
Remo Baldelli, responsabile del settore giovanile del Quartu 2000, da anni lotta per rendere percorribile la strada che porta al campo tra Is Arenas e Molentargius. Tutto è cominciato con la fuga del Cagliari dal Sant'Elia e la decisione di portare la serie A nell'impianto quartese di via Beethoven. «Fino ad allora per raggiungere il campo di Sa Cora si poteva percorrere via Olimpia che, per quanto sterrata, era praticabile», racconta Baldelli. «Quando sono cominciati i lavori l'unica via d'accesso rimasta è la stradina che costeggia il campo di Roccotelli. Già allora era in pessime condizioni, adesso è diventata impraticabile». Nel pacchetto del Cagliari a Is Arenas era previsto che la società di viale La Playa trasformasse in un moderno sintetico il campo da calcio del Quartu 2000,ma la strada nuova è sbarrata e quella devastata resta l'unica via d'accesso per i genitori che devono portare i bambini a giocare a pallone. «Stanno scappando tutti ed è comprensibile. Percorriamo quella strada due o tre volte a settimana, ma è sempre un incubo e decine di famiglie hanno deciso di cambiare scuola calcio e cercarne una facilmente raggiungibile» racconta un genitore che accompagna il figlio al Sa Cora .«Quando sono cominciati i lavori per lo stadio di Is Arenas da noi venivano quasi trecento ragazzi, ora invece sono meno della metà: una fuga continua», chiosa il signor Baldelli .
Qualche giorno fa su Radio Blu , storica emittente di Prato il giornalista Federico Lo Giudice ha spiegato con dovizia di particolari come si sta evolvendo il movimento calcistico in Germania , (dove ben presto si arriverà ad adottare la celebre Gol Technology ) infatti i clubs della Bundesliga si adoperano in maniera imprenditoriale affinché gli sportivi che frequentano gli stadi siano al centro dell'attenzione nel momento in cui varcano i cancelli  per assistere alla partita .
Imprenditoria calcistica è una definizione ben conosciuta nel paese dei campioni del mondo in carica , da noi è utopia e tale resterà . 

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