sabato 20 dicembre 2014

FRANCESCO SCRIVE .

Che sia un uomo di pace ormai ne abbiamo le prove , che sia un uomo che ama dialogare è palese , adesso ha un ruolo storico grazie alla conoscenza dei problemi esistenti in quei luoghi .
Ovviamente sto parlando ancora una volta di Papa Francesco al quale vanno stavolta riconosciuti i meriti per l'avvicinamento tra il governo degli Stati Uniti e la Repubblica scocialista cubana guidata dai Castro .
Siamo veramente piccoli di fronte alla statura morale del Santo Padre venuto " dalla fine del mondo ",  dove altri avevano solo contributo con piccoli gesti , quest'uomo va oltre , è moderno , non tralascia nessun particolare , è disponibile sia con i deboli sia con le persone che contano .
Quando Papa Francesco ha festeggiato il suo compleanno in piazza San Pietro di fronte ad una torta e bevendo mate, ha dimostrato nuovamente come ami stare con la gente comune , ma in Santa Marta si adopera per tessere importanti relazioni .
Infatti il Santo Padre conosce molto bene la situazione caraibica , vuole portare avanti i progressi fatti grazie al lavoro svolto da Giovanni Paolo II che nel 1998 visitò L'Avana .
Cuba è la nuova frontiera , con Raul Castro è iniziata una nuova epoca seppur molto lentamente , ma serve qualcosa di più consistente , l'embargo statunitense dura ormai da troppo tempo , non siamo più nel periodo della Guerra Fredda , la Russia sta attraversando un periodo complicato a causa della moneta sempre più debole ,  sono necessarie nuove relazioni internazionali poiché l'amministrazione Obama è in caduta libera .
Ecco quindi una mossa inaspettata ben orchestrata anche dalla Santa Sede , un colpo di teatro tra palmeti e rhum .
Il paradiso dei Caraibi ha bisogno di far parte del mondo , non può piu vivere restando fermo agli anni 60 , Cuba ha molte risorse dal punto di vista economico e storico , possiede un patrimonio culturale rilevante che merita di non essere trascurato .
Inoltre il sistema sanitario cubano è all'avanguardia , fornisce infatti aiuto medico a molti paesi dell'America Latina con una aspettativa di vita di 78 anni e un tasso bassissimo di mortalità infantile .
Un libro scritto alcuni anni fa si intitolava "PRIMA CHE SIA NOTTE " e parlava del desiderio di libertá di un cittadino cubano emigrante a causa del regime castrista .
Quel periodo sta scomparendo lentamente ma ha lasciato ferite che non sappiamo se verrano rimarginate , sarebbe opportuno non dimenticare chi ha voluto far conoscere come sia stato complesso vivere a L'Avana negli ultimi 54 anni .

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