domenica 12 ottobre 2014

UN ALTRO PEZZO DEL PUZZLE .

Sono passati molti anni da quando l'ex calciatore Carlo Petrini con il suo libro "il calciatore suicidato" tentò di far luce su una vicenda amara legata non solo allo sport : la morte di Denis Bergamini.
Con una indagine molto minuziosa , il libro di Carlo Petrini squarciò quel muro di omertà di cui si era circondata quella terribile vicenda .
Con tanta perseveranza la famiglia Bergamini , dopo molti anni di attesa , nel 2011 è riuscita a far riaprire il caso e oggi con la foto apparsa sulla edizione online della Gazzetta dello Sport è stato possibile mettere al posto giusto un nuovo tassello in un mosaico sempre più chiaro .
La foto è un documento del processo, venne scattata due mesi dopo la morte di Denis, nel gennaio 90, durante la riesumazione del cadavere, avvenuta nel piccolo cimitero di Boccaleone d'Argenta (Ferrara), dove il calciatore era nato e vissuto e dove la famiglia vive tuttora. Fin da allora, anche il medico legale che eseguì l'autopsia, il professor Francesco Maria Avato (lo stesso tecnico che ha fatto riaprire l'inchiesta sulla morte di Marco Pantani), nella sua relazione dubitò della trascinamento proprio per quel viso intatto. 
"Con la pubblicazione della foto vogliamo solo far capire a tutti che la verità che da 25 anni inseguiamo è che Denis non si è suicidato, ma è stato ucciso" spiegano Domizio e Donata, il papà e la sorella a nome di tutta la famiglia, motivando la decisione. "Per noi è stata una dolorosa decisione, ma ci è sembrato giusto farlo perché la foto dimostra al di là di ogni parola che non vi fu trascinamento. Quello che ci chiediamo, però, è come poterono credere questo nei primi momenti dopo la morte di Denis coloro che videro il suo viso intatto" spiegano Domizio e Donata alludendo agli inquirenti di allora.
Come ricordato dalla stessa Donata Bergamini , lei e il fratello adoravano passare le serate invernali a comporre puzzle quando erano bambini , questa volta si tratta di qualcosa di molto complesso , ma la perseveranza della famiglia di Denis è impareggiabile .

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