sabato 25 luglio 2015

L'AMATO FIUME

L'ultimo chilometro di ogni allenamento sulla media / lunga distanza mi fa sempre una certa impressione , alzo improvvisamente lo sguardo al cielo e faccio un lungo respiro per scaricare tutta la tensione accumulata .
La scorsa settimana il caldo torrido mi aveva giocato un brutto scherzo al petto , il sudore unito all'attrito della maglietta era stato in grado di ferirmi nonostante la ingente quantità di vaselina con cui mi ero unto .
Per un attimo avevo pensato di mollare la presa ma ero riuscito lo stesso ad arrivare a 21 chilometri anche grazie a un cerotto che sempre porto dietro in caso di necessità .
Stavolta ho cambiato ogni particolare , vale a dire il luogo , il ristoro , l'alimentazione , l'assetto e l'abbigliamento .
Il tempo più clemente e meno torrido mi ha aiutato , però il ruolo più rilevante lo ha giocato il circuito che ho scelto
Conosco quel posto metro per metro , ha la giusta pendenza , non ci transitano auto ,  si articola lungo un  fiumiciattolo e ci sono molti tratti ombreggiati , insomma è perfetto per correrci .
Il risultato è immaginabile  , ho avuto ottime sensazioni , l'idratazione ha funzionato e l'uso degli amati Booster mi ha messo le ali .
Sono i piccoli particolari che hanno un ruolo fondamentale , ma adesso che sono finalmente rientrato nei miei cenci non nego che ho ritrovato quella marcia perduta .
Il fiume , il rumore del vento che passa tra gli alberi , il laghetto dei cigni e infine quel ponte così amato poiché rappresenta il punto di arrivo dopo più di due ore di circuito .
Sono a casa , so come muovermi ,ho la consapevolezza di quello che voglio raggiungere , respiro ascoltando la musica degli Oasis .

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