giovedì 13 luglio 2017

SULLA RUOTA DEL DISPARI

Sull'ultimo scatto c'era rabbia nonché il desiderio di superare ancora una volta il limite del dolore , in quei 3 minuti ho dato fondo a ogni stilla di energia rimanente , la morsa del caldo ha stretto i polpacci in maniera impressionante , quanto avrei voluto che scendesse la pioggia affinché scacciasse la coltre di luglio .
Sono tornato sul circuito nuovamente per alleviare il momento attuale , lì c'è sempre una risposta ad ogni quesito , non appena supero la prima curva e mi dirigo nel tratto di sterrato ho due opzioni : andando verso sinistra si prosegue sulla Francigena , girando a destra c'è invece uno spiazzo e poi una salita ripida che generalmente uso per potenziare i muscoli .
Adoro quello spiazzo , è lì dove mi seggo a progettare , ci andavo già da ragazzino e spendevo qualche minuto in solitudine .
Una sera d'inverno feci una foto un po' sfocata , avevo le mani tremanti , l'emozione aveva preso il sopravvento per vari motivi .
Era la consapevolezza di porre le basi in qualcosa di diverso e non più legato alle abitudini ultradecennali.
Per dare un senso alle azioni bisognava assumersi una responsabilità grande , ho fatto la scelta che ho ritenuto più opportuna , non me ne pento , vado avanti , sono disposto a creare anche dissapori ma il punto focale è altrove ossia nella ricerca di un qualcosa che ti faccia stare bene e in armonia .
Gli equilibri cambiano non sono immutevoli , per crearli serve pazienza , se regna l'amore  il mix è micidiale , il dolore si lenisce , ma per trovarlo non serve indifferenza , dobbiamo ardere come un fuoco che non vuole mai spegnersi .
Quella celebre targa che ricordava la tragedia di Superga esposta  al Filadelfia contiene una verità inconfutabile.
Ma non tutti capiscono , è un problema loro , forse non sanno che esistono anche numeri dispari .

Nessun commento:

Posta un commento