sabato 8 ottobre 2016

UN PO' DI TORTA DI FARTLEK

Correre sugli sterrati inizia a piacermi seppur ci siano varie difficoltà che ancora non riesco a risolvere poiché gli appoggi dove ci sono i sassi non sono assolutamente semplici ma con molta probabilità è questione di tempo e di esperienza , ci farò l'abitudine .
Nel frattempo alimento l'immaginazione grazie a passaggi splendidi soprattutto all'alba quando c'è quella strana nebbiolina che lentamente tende a rarefarsi , i colori si sovrappongono in maniera repentina per lasciare spazio alla luce .
Il fartlek è stata una riscoperta importante , il primo approccio arrivò quando facevo un po' di palestra e un giorno sperimentai un tapis roulant , ne rimasi affascinato anche per la spiegazione effettuata da una persona .
Dopo alcuni anni credevo di aver dimenticato come si effettuasse invece tutto è avvenuto in maniera naturale e senza strappi .
L'uso delle scarpe da trail poi è stata l'ulteriore evoluzione e da lì in poi l'orologio non ha avuto più l'importanza che credevo possedesse .
Adesso guardo il gps da un altro punto di vista , non percepisco più ossessioni , ho la libertà più totale e so quanto ho a disposizione per terminare la mia corsa .
Il resto non conta seppur ci sia di mezzo un ultima soddisfazione che voglio togliermi per dimostrare che quel giorno sarei arrivato in fondo se la febbre non mi avesse bloccato .
C'è anche da aggiungere che grazie a quella infezione non avrei mai corso una maratona girando attorno , insomma nel miscelare tutti gli ingredienti ne viene fuori una ottima torta , gradevole al gusto e piacevole da condividere con gli amici .

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