martedì 22 novembre 2016

I RAGAZZI DI ZINGONIA

Caldara , Conti , Petagna , Gagliardini , Grassi e Kessie sono nomi noti per chi frequenta lo stadio di Bergamo , rappresentano infatti il nuovo che avanza e che si dimostra alla altezza della situazione .
Il settore giovanile dell'Atalanta è il fiore all'occhiello di società che ha sempre sfornato tantissimi giocatori finiti poi in grandi squadre e infine nella nazionale .
Rispetto all'Udinese gli orobici tendono più frequentemente a far esordire italiani nella massima serie con i risultati noti .
La presenza di un tecnico come Gasperini in panchina da quel tocco di romantico che nel calcio contemporaneo è assente , il suo 3-4-3 sviluppato ai tempi del Crotone è il sigillo ad una filosofia di gioco dove si predilige le discese sulle fasce con un pressing asfissiante in mezzo .
L'allenatore piemontese ha fatto delle scelte mirate dopo le prime gare di campionato quando i risultati erano veramente scarsi , si giocava il posto nella partita contro il Napoli ,doveva  portare a casa un risultato positivo , ha stravolto completamente la squadra , ha scelto la linea verde per ingabbiare gli azzurri e ha avuto ragione .
Adesso gli orobici sono l'unica squadra in tutta Europa ad avere una striscia di risultati favorevoli , è emozionante sapere queste notizie , sono un vero schiaffo al pallone dei procuratori , delle plusvalenze , delle TV .
Il pallone vive di queste storie , non esistono alternative , coloro che credono di poter stravolgere le regole hanno trovato pane per i loro denti .
Il futuro di questo gioco sta nei giovani , la loro freschezza è un segnale importante per tutto il movimento , le TPO sono fredde e neppure bidimensionali ,invece  i presidenti di una volta sapevano scegliere , avevano una cultura calcistica sviluppata sui campi e con un occchio al bilancio , lo scouting aveva un peso specifico .
Tutte  queste regole a Bergamo sono rimaste immutate negli anni, hanno inziato a capirlo di nuovo a Milano sulla sponda rossonera  , a Sassuolo , a Torino sia in casa bianconera sia granata , a Firenze ancora no eppure ci sarebbe un precedente importante , forse la proprietà farebbe bene a rileggersi cosa accadde nella seconda metà degli anni 60 quando Baglini costruì un piccolo capolavoro .

Nessun commento:

Posta un commento