giovedì 10 novembre 2016

TRA LUCI FIOCHE

C'è da viaggiare il venerdì quindi tolgo 24 ore di riposo e mi alleno in tarda serata .
La scelta è tra il solito luogo e lo sterrato , ultimamente ho riscoperto un luogo dietro a casa , è un altro pezzo di Francigena però più aspro , sassoso , ondulato .
Indosso le scarpe da trail ,parto , il sole sta tramontando , la temperatura si è abbassata, dopo circa 20 minuti l'unica luce è la luna , ho dimenticato la lampada frontale di proposito .
Sono consapevole che potrei inciampare improvvisamente ma sono vicino al centro abitato e nel giro di poco i lampioni illuminano il cammino .
Sono lento ma non è importante , un po' di stanchezza inizia a farsi spazio , sono estremamente sereno , allento la fatica respirando a pieni polmoni , quel fango e quelle strade sono la sicurezza ritrovata .
Non sono tantissimi 12 chilometri ma ho assaggiato quello che potrebbe attendermi nel caso in cui decidessi di affrontare una gara tutta diversa .
Sto gettando le basi per qualcosa di nuovo, l'essere capaci di cambiare pelle passa anche da questi esperimenti , non ho fretta come in passato quando mi sono speso inutilmente con risultati scadenti .
Devo dire che apprezzo sempre di più muovermi sullo sterrato , nonostante le asperità lo trovò più consono alle capacità .
Non avrò mai velocità altissime, non ho il fisico adatto , qualche soddisfazione me la voglio togliere restando sempre con i piedi per terra .
Il calcetto con gli amici non ha il sapore di queste serate , l'ho capito quando nei primi timidi approcci al podismo mi allenavo in notturna venendo guardato come un alieno.
È la libertà che si percepisce muovendosi senza schemi uno degli ingredienti del divertimento , lo sport ci fa scoprire diversi , ci fortifica e ci regala speranze per ogni giorno che viviamo .
Una dimostrazione ce la regala Bebe Vio , la malattia l'ha menomata ma lei vince lo stesso , è uno dei simboli più positivi che abbia mai visto .

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