sabato 19 novembre 2016

LA RIPARTENZA DI SONIA

Di recente ho avuto la possibilità di intervistare telefonicamente l'Assessore al turismo del comune di Siena Sonia Pallai la quale il 6 novembre ha partecipato e portato a termine la maratona di New York , ne è venuta fuori una chiacchierata ricca di spunti .

Alessandro :  Buongiorno Sonia , bentornata dagli States e complimenti per la medaglia di finisher di cui ti sei fregiata . Mi spieghi perchè hai deciso di correre una maratona ? 

Sonia : Buongiorno Alessandro e grazie per i complimenti , devo dire che correre  "la maratona di New York " ( non una maratona), era uno dei miei sogni, come quello di andare un giorno in Australia, fare un viaggio a cavallo. Quando "sognavo", ne' correrevo ne' andavo a cavallo. Erano sogni.

A : Quando hai iniziato l'attività podistica ? 
S : Ho iniziato il 2 gennaio 2012, le miei prime scarpette la mia 1' corsa. 
Ho deciso che era la volta del sogno della maratona di New York  in un viaggio in Myanmar. 
Un incontro, durante la scalata alla "Roccia d'Oro" è scattata la scintilla. 
Rientrata dall'Asia a Siena ho chiesto a Leonardo Nannizzi del negozio "Il Maratoneta Sport " di aiutarmi. 
Abbiamo iniziato il 2 gennaio. I miei primi passi.
Poi ho smesso attaccando le scarpette al chiodo al rientro della maratona annullata di New York del 2012. 
Non ho mai più corso fino a quando sono "approdata" in comune. 
Abbiamo messo su la "Terre di Siena Ultramarathon " , ho superato la delusione di New York , era impossibile non farlo con un sindaco e un assessore allo sport come Valentini e Tafani. 

A : Cosa si prova a percorrere 42195 metri a NYC ? 

S: Il mio obiettivo era partire. Ho impiegato 4 anni a superare la paura della partenza. La mia paura era il non partire non i 42 km.
E di nuovo ci sono andata vicino causa frattura a maggio, 4 mesi di stop. 
La mia gioia non è stata per i 42 km, ma per aver superato la paura della partenza, essere riuscita a saltare tutti gli ostacoli senza arrendermi. 
Una conferma che l'impegno e la determinazione, con un pizzico di fortuna, pagano sempre. "Ascolta il tuo passo e vai",  me lo ha insegnato Leonardo dal primo giorno.
Il 30 agosto ho chiesto i fogli per annullarla anche su vivo consiglio del medico sportivo e di chi mi seguiva nell'allenamento "è una follia, non puoi farcela".
Il 31 agosto ho cambiato idea guardando il mare e ascoltando le parole di un amico speciale. Non aver mollato un sogno è stata la gioia.
Non avevo neanche il cuore a dirlo a Massini che mi seguiva, gli ho mandato una mail "l'ho sempre saputo, va bene ti aiuto ma cambiamo strategia". 

A:  Hai qualche dedica particolare per questa Tuo esordio in una gara del genere ? 

S: Mio babbo mi ha dato il là per riprovarci lo scorso autunno al mio rientro dalla mezza di Valencia "ma non è il caso di riprovare New York ? 
Se è una medaglia a renderti felice riprenditi il tuo sogno, e se non riparti riprovaci ancora. 
Se i sogni li lasci nel cassetto di sicuro c'è che non si realizzeranno mai".
A lui, a mia mamma, alla mia più grande supporter mia sorella e ai miei più cari amici che hanno sempre fatto il tifo per me e a ny sono stati il mio vento a favore .

A: Continuerai a correre solo maratone o ti piacerebbe anche fare una 50 Km tipo la "Terre di Siena Ultramarathon "? 

S: Non mi ha neanche sfiorato il pensiero ! 
Il mio sogno l'ho realizzato, non mi stupirei se smettessi di correre per iniziare altro...è successo ogni volta, con il sub con il cavallo.. Chissà....
Per ora mezze maratone , ma solo nei posti giusti e con le persone giuste, come ho fatto fino ad ora per ognuna ho un ricordo più bello dell'altra. 
Da Genova che è stata la prima, e si sa che la prima non si scorda mai...ricordo ogni cosa, a Valencia con due "angeli" custodi a Berlino con amici del cuore ad Amsterdam.. 
Corretemi dietro e starete a vedere. 

Permettimi Ale di raccontare altri due aneddoti : ricordo come fosse ieri la gioia delle mie prime 2 ore di corsa, a due mesi dall'inizio, io e il Nannizzi  nel Chianti. Ero felicissima. Tornata a casa ricordo la gioia di un bagno bollente caffè e biscotti al cioccolato .
Ma la gioia più grande di New York  è stato vedere mia sorella praticamente stesa sulle transenne che urlava il mio nome..mancavano 500/800 mt all'arrivo. Mi sono fermata l'ho baciata in testa le ho urlato ce l'ho fatta e sono ripartita con le lacrime e la bandierina dell'Italia alzata. Ed il traguardo era lì..per me.

A : Grazie Sonia , per  che mi hai regalato .
S : Grazie a te Ale e sempre Forza Mens Sana ! 

Ps : ho dimenticato di raccontare a Sonia che a Febbraio sarò ai nastri di partenza per la mia prima 50 km ,ma questi sono piccoli particolari in raffronto alle emozioni che ha provato lei a New York , il suo racconto mi ha affascinato .

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