domenica 2 aprile 2017

IN ATTESA DELLA FIGLIA

La partenza e infine lo stretching dello scarico dopo un lunghissimo sono i momenti più duri di questa mattinata .
Ho dei dolori ai polpacci clamorosi , mi muovo più lento del solito onde evitare inutili sprechi di energie , sopporto in silenzio in attesa che il gps si decida a suonare .
È veramente dura , la tentazione di fermarsi è alta ma il desiderio di salire un altro gradino è preponderante .
L'uso del pensiero positivo allieta questi minuti ma c'è un inconveniente non piccolo , improvvisamente iniziano anche dei dolori addominali , si tratta di un segnale decisivo , siamo al limite perciò è opportuno terminare l'allenamento con altri 10 chilometri sulle gambe .
Ogni volta che c'è da muoversi così ricordo il settembre del 15 , corsi in 24 ore una maratona e la consapevolezza della sopportazione fu l'ennesimo gradino salito .
Il destino stavolta però ha voluto che non fossi più solo durante questi momenti , è qualcosa di speciale che ti solleva  da ogni difficoltà e sai che puoi contarci .
Osare è divenuto un modo di vivere , ora ci credo perché lo voglio con tutto me stesso .
Grazie o mia REGINA , domenica sarò assieme a tua figlia, sprecherò ogni stilla per far sorridere gli amici in un Firenze che toglierà il fiato .

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