giovedì 27 aprile 2017

SEI A CASA TUA

Sul quel tavolino fa un certo effetto e per questo motivo ho preferito appoggiarla lì invece di appenderla dove sono le altre poiché la terracotta è pesante , nel caso in cui si staccasse dal laccio rischierebbe di rompersi irrimediabilmente .
Quando l'ho consegnata a mia madre non ci siamo detti alcunché , lei ha solo annuito , poi mi ha accarezzato il viso ed è tornata in cucina a preparare il pranzo .
Mamma mi ha sempre sostenuto così come il babbo , appena varco la linea del traguardo uno dei primi pensieri è per loro , stavolta ho voluto che una delle medaglie fosse esposta nella nostra casa così come quelle coppe conquistate grazie al tennis .
Il babbo 3 anni fa appena seppe della idea che avrei corso una maratona restò muto , ritrovò la parola la sera del 29 novembre quando volle telefonarmi . 
Proferì poche parole chiedendo se fossi convinto , risposi positivamente e lui concluse la conversazione dicendo :"Se non te la senti di andare avanti fermati ".
Quando mi consegnarono quella prima medaglia di finisher fu il primo che chiamai , si sciolse in un pianto come mai aveva fatto in passato , lo ritrovai a casa con mamma e tremava dalla emozione di poter stringere tra le mani quell'oggetto .
So quanto apprezzano certi gesti , ho donato loro quella medaglia in terracotta anche solo per omaggiarli della fiducia che ripongono nei miei confronti .
Sarei stato ancora più felice se anche i nonni avessero presenziato ma il tempo non è stato gentiluomo , perciò ho preso una cornice con una loro foto e l'ho appogggiata accanto alla medaglia .

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