lunedì 4 agosto 2014

FALLACI IPOCRISIE .

Un luogo da favola , da cartolina , un luogo dove c'è solo pace e tranquillità . Non sarà mai più così Refrontolo , dove il torrente Lierza si è trasformato in un mostro devastante e ha spazzato via qualsiasi cosa si è trovato di fronte .
Una normalissima sagra paesana ha avuto un tragico epilogo quando il nubifragio che si è abbattuto nella zona ha creato panico e morte . 4 decessi e 8 feriti di cui uno grave , questo è il bilancio della serata .
Il governatore del Veneto Zaia ha parlato di un "piccolo Vajont " e ha chiesto lo stato di calamità nella zona .
Perché è accaduto tutto ciò ? Già in passato si era parlato di sciatterie e distrazioni nella zona teatro di questa tragedia , ma a nulla erano servite le denunce di geologi , ambientalisti e giornalisti con questi ultimi intenti a scrivere in merito ad una inchiesta in tempi non sospetti .
Nel Marzo del 2013 un giornale on line trevigiano parlava del bosco di Refrontolo raso al suolo per i vigneti .
Ecco quindi spiegato uno dei motivi : il business del prosecco .
Intere colline coltivate a vigneti incapaci di assorbire l'acqua poiché il bosco era stato abbattuto .
La magistratura aprirà varie inchieste e supplementi ma sembra delinearsi il solito scaricabarile , tipico della codardia .
L'oasi descritta da Zanzotto non esiste più , il mulino della croda è stato deturpato dopo un lungo restauro da un mortale nubifragio , una serata tra amici è divenuta una tragedia per colpe tutte da scoprire .
Il business non può comprare la natura e questa si difende rivoltandosi .
Non lo impareremo mai , siamo fallaci e non lo vogliamo ammettere neppure di fronte alla evidenza .

Nessun commento:

Posta un commento