martedì 12 agosto 2014

ROBIN PER SEMPRE .

Maledetto 12 agosto , non smetterò mai di odiarti , perché appena ho aperto gli occhi e acceso la tv per sapere le ultime notizie della notte prima dei soliti chilometri di corsa , sono rimasto in stato catatonico .
Dopo l'elezione alla FIGC di Tavecchio , dopo le terribili notizie provenienti dall'Iraq e da Gaza , è accaduto quello che mai avrei voluto ascoltare : è morto Robin Williams, il mio attore preferito .
Hanno trovato il suo corpo senza vita nella villa in cui abitava a Tibourn , California, le indagini per stabilire le cause del decesso sono ancora in corso seppur sembra si tratti di suicidio .
Quanto mi ha fatto ridere , celeberrimo per Mork inizialmente poi ha sviluppato una tale poliedricità da renderlo unico nel suo genere .
Molti dei suoi films sono stati capolavori , non li menziono perché sono noti e sarebbe riduttivo farne un elenco .
Inutile sottolineare il suo grande amore per la radio che glorificò in ben 2 pellicole , ma nella vita privata i problemi non gli mancavano .
Per un lungo periodo era stato un cocainomane , fu addirittura presente la sera in cui scomparve il suo grande amico John Belushi a causa di una overdose .
Era molto legato a Christopher Reeve , lo sfortunato attore che rimase paralizzato dopo una caduta da cavallo .
Robin aiutò Reeve nella raccolta di fondi per la ricerca e l'assistenza dei quadriplegici , indimenticabile un loro duetto televisivo dove Williams improvvisò degli sketches esilaranti .
Ogni volta che si presentava davanti al suo pubblico registrava sempre grandi favori , ma la sua indole solitaria sul grande schermo veniva sottolineata.
Purtroppo il suo disturbo bipolare lo ha sopraffatto e da oggi noi che siamo nati negli anni 70 perdiamo quella parte residua di gioventù che Robin ci regalava con il suo genio .
Vorrei citare un celebre passo di Herman Hesse che ho letto stamani in un quotidiano  perché è molto evocativo , è tratto da Il lupo della steppa:“Tutti i suicidi conoscono anche la lotta contro la tentazione del suicidio. In qualche angolino della mente ognuno di loro ha la convinzione che il suicidio è bensì una via d’uscita, ma in fondo un’uscita di soccorso piuttosto volgare e illegittima, e che è più nobile, più bello lasciarsi vincere ed abbattere dalla vita che dalle proprie mani.”
Ciao capitano mio capitano , mi hai insegnato a guardare oltre , a cercare strade nuove .



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