mercoledì 17 febbraio 2016

DISGELO ALLE PORTE

Dopo la riapertura delle reciproche ambasciate la scorsa estate, pochi giorni fa l'accordo che ripristina i voli commerciali tra Usa e Cuba per la prima volta in 50 anni. Ora il viaggio che potrebbe costituire un passo fondamentale per arrivare all'ultimo obiettivo: la fine dell'embargo nei confronti dell'isola, in vigore da oltre mezzo secolo.
Immediata la reazione di Ted Cruz e Marco Rubio, i due candidati repubblicani alla Casa Bianca che sono entrambi di origini cubane. Per il senatore del Texas, ultraconservatore beniamino dei Tea Party e degli evangelici, nato nella città canadese di Calgary, andare a Cuba "finché Castro è al potere" è un errore: "Sono rattristato ma non sorpreso. La cosa era nell'aria da tempo". 
Ancora più duro Rubio, giovane senatore della Florida i cui nonni emigrarono ai tempi della dittatura di Batista, dunque prima della rivoluzione di Fidel Castro. "La visita di Obama è assurda. Se io fossi presidente - afferma Rubio - non prenderei in considerazione un viaggio del genere, se non in circostanze molto particolari. Non andrei mai finché Cuba non è libera. E un anno e due mesi dopo le aperture all'isola Cuba - denuncia Rubio - il governo cubano resta repressivo come sempre. Una dittatura".

Fonte: tgcom24.it 

Si profila un'uscita di scena di Obama con un avvenimento storico ossia un incontro con Fidel Castro .
Credo sia giunto il momento che vengano messe alla luce del sole le relazioni tra USA e Cuba , ormai i tempi sono maturi e si profila una normalizzazione dei rapporti .
È assurdo parlare di embargo nel 2016 , non siamo più in regime di guerra fredda .
Certamente si tratta di una mossa politica ben studiata dai democratici  e non sorprenderei se Obama prima della fine del suo mandato facesse un viaggio a L'Avana , è dal 1928 che un presidente degli USA sbarca sull'isola in visita ufficiale . 

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