mercoledì 24 febbraio 2016

IL PONTE DEL MAGNETE

Un nuovo cuore artificiale a levitazione magnetica è stato impiantato con successo per la prima volta al mondo in un paziente pediatrico. L'intervento è stato effettuato all'Ospedale Bambin Gesù di Roma e ha salvato la vita di una ragazza di 16 anni affetta da una grave patologia denominata miocardiopatia dilatativa severa. La tecnologia detta Heart Mate 3 consente di ridurre i rischi di reazioni avverse che minaccerebbero la vita della ragazza.
L'operazione - L'intervento è stato eseguito come soluzione ponte, cioè in attesa di un cuore compatibile per il trapianto, il 7 gennaio. L'impianto è stato necessario a causa del rischio di morte improvvisa causato dalla patologia. Dopo quattro giorni si è reso disponibile un cuore compatibile e la paziente è stata sottoposta al trapianto l'11 gennaio.

Il dispositivo - La peculiarità del nuovo dispositivo consiste in una pompa centrifuga a levitazione magnetica che consente di eliminare l'attrito tra le parti meccaniche e il sangue, riducendo sensibilmente i rischi di emolisi e il danneggiamento di tessuti e globuli rossi. Negli Stati Uniti è ancora in corso la sperimentazione clinica, mentre in Europa Heart Mate 3 ha ottenuto il marchio CE nell'ottobre del 2015 ed è stato impiantato da allora solo su popolazione adulta.

Un risultato straordinario - Il trial clinico europeo ha dimostrato una sopravvivenza del 98% a 30 giorni dall'impianto e del 92% a sei mesi. Ancora più importante, su 50 pazienti adulti trapiantati non si sono registrati eventi avversi (trombosi, emolisi o malfunzionamenti meccanici) che sono tra le cause principali di morte. "Oggi - spiega il dottor Antonio Amodeo, responsabile ECMO e assistenza meccanica cardiorespiratoria - la ragazza sta bene ed è stata dimessa dall'ospedale dopo il trapianto cardiaco il primo febbraio".

Fonte : tgcom24.it


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