mercoledì 28 giugno 2017

O MIO SIGNORE

Forse servivano 100 km per fare chiarezza su una vita difficile e non mi sono tirato indietro quando mi sono messo sulle spalle qualcosa di importante .
La decisione è arrivata proprio nel giorno in cui ho guardato ancora più nel profondo della mia anima tormentata , osservando i vari aspiranti centisti che si fermavano sui tornanti del Passo della Colla con la faccia stravolta non avevo alcun dubbio , io dovevo andare avanti anche con il dolore più lancinante , a Marradi per un brevissimo istante ho esitato ma 65 km avevano poco valore  .
Non ero più un uomo dopo un'altra ora e fino al chilometro 85 mi sono concentrato solo sul rumore dei passi .
Infine ho innestato l'ultima marcia per i restanti 15 chilometri , non ho pianto , ho solo guardato diritto finché si è materializzato il cartello  con scritto ERRANO , li ho veramente focalizzato che nel giro di un'ora scarsa mi sarei fregiato del titolo tanto agognato .
Gli ultimi 3 chilometri sono stati commoventi , ho cambiato per l'ennesima volta la maglietta, nel video girato da un amico con un filo di voce pronuncio queste parole mentre mi incammino verso il ritiro della medaglia più pesante: "O MIO SIGNORE ".
Chiunque può essere più o meno credente , ho sentito accanto una presenza importante così come è avvenuto quando ho provveduto ad un cambio di calze mentre ero in gara .
È stata di una dolcezza impressionante , come se volesse addolcire un momento amaro , l'ho pregato e ringraziato per  questo regalo , poi è scomparso .
Il giallo si è preso la scena , il sole è tornato a splendere e da lì in poi sono entrato in una nuova vita .
Grazie ancora O MIO SIGNORE , ha ragione mia madre quando dice: " Guarda il cielo , non sei solo".

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