martedì 15 luglio 2014

LA DOTE DI ANTONIO E BORJA.

Nel giorno in cui Borja Valero annuncia il suo rinnoFiorentina e decide di legarsi a vita a Firenze , all'ora di cena come un fulmine a ciel sereno Antonio Conte decide di risolvere il proprio contratto con la Juventus .
L'allenatore salentino ci fa capire di non avere più niente da dimostrare nell'ambiente bianconero dopo 3 anni in cui ha conquistato 3 scudetti .
I segnali della sua insofferenza erano già giunti lo scorso anno quando affermò senza girarci intorno che il ciclo intrapreso si stava chiudendo.
Molti giocatori erano stati spremuti e l'iniziale fuga della Roma nel campionato appena concluso ne era stata la riprova , poi la Juventus ha ripreso la sua marcia e ha concluso trionfalmente l'annata sportiva stabilendo il record di punti in un campionato a 20 squadre .
Nel frattempo però si vedevano delle crepe,Vidal e Pogba erano ormai cercati da mezza europa per il loro valore , Conte ha capito che senza questi due sarebbe stata dura ottenere risultati nel quarto anno della sua presenza in panchina a Torino.
A giugno abbiamo assistito al flop della nazionale ai mondiali in Brasile e Prandelli , dopo l'uscita al primo turno per mano dell'Uruguay, ha rassegnato le dimissioni aprendo così le porte azzurre a un nuovo CT.
Conte è la persona più adatta a sedersi sulla panchina della Nazionale azzurra , ha carattere e grinta , ha una forte personalità temprata grazie a gente come Trapattoni e Lippi , suoi allenatori quando era giocatore .
Proprio sul Trap ho in mente un aneddoto di quando era allenatore della Juventus : prima di andarsene all'Inter pochi giorni prima della fine del campionato 85/86 ebbe un acceso diverbio con un gruppo di tifosi che lo accusavano di 'tradimento' calcistico. Lui ebbe il coraggio di rispondere ' qua avete la pancia piena e ne passerà del tempo prima che vinciate di nuovo uno scudetto '.
Infatti dopo il titolo del 1986 la Juventus riuscì a essere di nuovo campione solo nella stagione 94/95.

Su Borja Valero invece non ho niente da aggiungere : la conferenza stampa di oggi lo eleva a un ruolo importante per Firenze , molti giocatori dovrebbero avere il file di questa intervista che contiene dichiarazioni in linea con la normalità , ma questo sostantivo non è presente nel vocabolario dei calciatori attuali.
Un mio amico definisce Borja un 'santo' in senso calcistico, forse esagera ma sarei contento di vedere la faccia di Alvaro ( il figlio di Borja ndr) se il mio amico gli dicesse una cosa del genere su suo padre .
Immagino la scena con la piccola Lucia che tenuta per mano dal fratello vede decanatare le doti morali del padre e batte insieme le manine .

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