sabato 12 luglio 2014

QUALUNQUISMO D'ABITUDINE .

Che meraviglia questi giorni , il mondiale di calcio sta volgendo al termine , l'estate sta entrando nel vivo, tra poco meno di 20 giorni la gente andrà in vacanza , le città si svuoteranno , inizierà il caldo e le solite raccomandazioni per come affrontare l'afa , si venderanno tanti gelati , la gente intensificherà i vari appuntamenti con aperitivi e cene succulente , poi via a ballare belli carichi senza pensare al risveglio della mattina successiva , ma non importa , dobbiamo divertirci al resto penseremo in seguito.
In un articolo scritto da Etgar Keret invece si parla di non di quotidianità amene ma di qualcosa di grave che mai verrà risolto in Israele e che negli ultimi giorni ha avuto una escalation clamorosa , ben 90 morti causati da cannoni e missili.
Keret dice che che è ormai inutile parlare di pace , questa parola  non più un senso in quei territori , serve piuttosto un compromesso tra le fazioni e ciascuna deve rinunciare a qualcosa facendo del dialogo lo strumento più opportuno .
Ma una domanda mi sorge spontanea : se le parti dialogassero in maniera costruttiva le armi non verrebbero vendute perciò quel tipo di affari avrebbe una flessione , come reagirebbero coloro che le costruiscono ?
È pleonastico rispondere , laggiù si spara da troppo tempo e mai si arriverà ad una soluzione .
Se i bambini delle scuole israeliane cantano il loro desiderio di pace nessuno li ascolta e mai lo farà .
Questo si chiama egoismo , razzismo e indifferenza , vivere in un clima del genere non gioverà mai al loro futuro .
Ma cosa vuoi che sia ? Meglio pensare a come piantare l'ombrellone sulla sabbia , a mangiare una bella frittura e scolarsi una bordolese di un buon vino ghiacciato . Tanto la fascia di Gaza è lontana .
Resteremo sempre qualunquisti , indifferenti leggeremo solo gossip e gireremo la testa altrove per cercare solo gelaterie .

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