martedì 26 aprile 2016

MARTINO IL POLIEDRICO

Non lo nego : un pizzico di tremore lo provo e ho i miei bravi motivi.
All'inizio del mese stavo per chiudere il cerchio e poi una infezione mi ha indotto a cambiare i programmi .
Gli imprevisti fanno parte di questa passione per il podismo , possono accadere e ce ne dobbiamo fare una ragione .
Lo sconvolgimento di un programma ti permette di guardare oltre , da una prospettiva diversa .
Aveva ragione mia nonna quando diceva che " chiusa una porta si apre un portone" e in questo vecchio modo di dire ci credo senza indugi .
Mi è capitato nel lavoro e nella vita privata , mi rendo conto che il cambiamento aiuta molto di più di noiose abitudini , l'essere camaleontici deve essere una prerogativa fondamentale .
Ho ancora nella mente l'ex giocatore della Fiorentina Jorgensen , egli sapeva ricoprire ogni ruolo gli venisse assegnato , era poliedrico a centrocampo e in attacco , in difesa era un ottimo terzino .
Prandelli si  fidava di lui ciecamente e lui rispondeva all'appello senza battere ciglio , una volta lo incontrai a Pontassieve dove risiede quando viene in Italia , era con la famiglia  in centro per una passeggiata , lo fermai chiedendo un autografo , prima di trattenersi con me  disse alla moglie che mi avrebbe dedicato qualche minuto e di continuare a visionare le vetrine .
Rimasi piacevolmente colpito da quel suo atteggiamento , notai sobrietà e serenità , la stessa che dimostrava in campo .
Il mondo senza arroganza ha un altro aspetto , se ci aggiungi la poliedricità il quadro assume connotati ancora più netti .



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