mercoledì 15 febbraio 2017

LA PIRAMIDE MATTINIERA

È un pezzo che non mi cimentavo nella piramide , ho scelto questo tipo di allenamento per non forzare la mano , in un primo istante l'idea era rivolta verso le ripetute lunghe sui 1000 e sui 2000 metri , poi ho ragionato con più costrutto , potrei allenarmi 4 volte facendo una rifinitura il venerdì leggera e concludere con un lento medio nel fine settimana .
L'idea si paventa alla solita ora del mattino, ormai è una piacevole abitudine quando suona la sveglia nei giorni in cui mi alleno.
L'utilizzo della pista breve è la chiave di lettura corretta , quei 700 metri circolari hanno una connotazione particolare , ossia sono vicini ad una delle salite della prima ultra e lungo quei due brevi tornanti c'è scritta una fetta di vita .
In lontananza si vede la casa dove abito e il fiumiciattolo ,  sicuramente girerò lo sguardo in quella direzione appena sarò in cima , non sarò neppure a metà del viaggio ma la mente non si sposterà .
Adoro questo luogo perché è ricco di sicurezze , qui ho voluto costruire una buona fetta di una avventura affascinante .
Ergo una piramide non altissima , poi per 3000 metri tolgo le scorie , è il defaticante a far da padrone nell'ultima parte di questa seduta .
Al momento giusto vedo l'alba , i lampioni si spengono , è l'ora di andare a lavoro , i pensieri si accavallano mentre osservo l'orizzonte .
Per pochi istanti chiudo gli occhi , penso a ieri e al tramonto visto sul mare , sono questi momenti a lenire l'idea di una nuova giornata pesante tra i problemi .
Ormai approccio positivamente quello che mi si presenta davanti , mai dimenticherò quel 30 novembre , sembrava irraggiungibile la REGINA ma desideravo conoscerla in ogni caso , avevo un piano alla cui base c'era la costanza .

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