lunedì 17 agosto 2015

IL BAMBINO CONTESO

"Sono disperata, mi hanno distrutto". Così, secondo quanto riferisce uno dei suoi legali, l'avvocato Stefano De Cesare, Martina Levato ha commentato l'allontanamento del bimbo La Procura ha preso la sua decisione in attesa di un pronunciamento del tribunale  dei minori, dopo la condanna della donna a 14 anni per aver aggredito con l'acido l'ex fidanzato.
Il legale De Cesare, che assiste la ragazza, anche sotto processo per altre aggressioni, assieme all'avvocato Daniele Barelli, ha raccontato che ha avuto modo di vedere la giovane che è ancora alla clinica Mangiagalli di Milano e l'ha trovata "provata e distrutta". Secondo il legale, la ragazza era "sedata" quando è stata separata dal picciolo appena partorito su disposizione della Procura per i minori che ha anche avviato l'iter per l'adottabilità.
Intanto Martina Levato ha riconosciuto formalmente il figlio, dandogli il nome di Achille. A breve anche l'amante Alexander Boettcher dovrebbe riconoscerlo.

Il pm aveva chiesto e ottenuto dal gip che dopo il parto la Levato venisse trasferita assieme al bimbo all'Icam, l'istituto per detenute madri con figli. La Procura dei minori però nel frattempo ha avviato l'iter per l'adottabilità su cui dovranno esprimersi i giudici.

Il pm minorile Annamaria Fiorillo ha voluto precisare: "Qualunque scelta fa male in un caso come questo, ma la situazione sarebbe stata peggiore nel caso di un allontanamento successivo del bimbo dopo l'incontro con la madre su decisione del tribunale". Per il pm la sua è stata una decisione "di prassi e cautelativa" nell'interesse in primo luogo del minore.

Non prevale il buon senso da parte del nostro apparato giuridico , si è perso di vista il punto di partenza , si viaggia ormai su un binario sconosciuto e impervio .
Chi ne farà le spese di questa vicenda sarà solo il piccolo Achille ma questo è un altro discorso ben più ampio. 

Nessun commento:

Posta un commento