venerdì 7 agosto 2015

OMBRA OPPORTUNA

C'è un episodio legato al caldo intenso che ho ancora in mente e che mi induce a usare accorgimenti precisi onde evitare un colpo di sole .
Tutto accadde nel 1995 , traumatico fu il ritorno a casa dopo una giornata al mare , avevo giramenti di testa e vedevo tutto bianco , non avevo appetito e mi era giunta la febbre , i miei genitori chiamarono il medico che mi diagnosticò il colpo di calore , realizzai che ero rimasto tutto il giorno in acqua senza mai usufruire di un'ombra e non indossavo qualcosa in testa . 
Da quel giorno anche a costo di sembrare ridicolo indosso sempre qualcosa in testa , mi idrato frequentemente ed evito lunghe esposizioni al sole quando il caldo si fa sentire .
Come al solito dovevo sbatterci la testa per capire l'errore , ma non mi sono fermato lì .
Infatti correndo 21 chilometri seppur al mattino presto e pur indossando l'immancabile cappellino , mi sono imbattuto in una temperatura molto alta , avevo terminato le scorte di liquidi e non avevo niente per rinfrescarmi la testa .
Mancavano 4000 metri al termine dell'allenamento e non volevo rischiare , se avessi iniziato a camminare avrei prolungato quel senso di nausea che mi stava assalendo , rallento un po' il passo e inizio a cercare ogni possibile ombra lungo il percorso , a livello psicologico percepisco un po' di refrigerio , abbasso i gomiti recupero quel poco di rimanente nella mia azione , mai come questa volta ringrazio chi ha costruito quelle villette sul lungomare perché disegnano ombre perfette .
Inizio a veder la gente in spiaggia , è il momento di dissetarmi e di andare in doccia per togliermi ogni scoria .
La nausea è scomparsa , strizzo la maglietta mi rendo conto che l'ombrellone mi attende , mi godo in lontananza l'Elba e respiro le ultime ore della vacanza , ho percorso 59 chilometri in una settimana e ho imparato qualcosa anche oggi . 

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