sabato 16 gennaio 2016

I PIEDI DI SAMIR

Il primo pomeriggio del sabato scorre senza sussulti , ho appena terminato di pranzare , preparo un caffè e poi mi immergerò nella lettura dei quotidiani .
Mi accorgo che oggi alle 15 c'è un anticipo di una partita di Serie A , a Bergamo si sfidano l'Atalanta di Reja e l'Inter di Mancini, si presenta l'occasione migliore per godersi il divano in pace .
Una volta sistemata la cucina mi metto davanti alla TV, per un attimo ero tentato dal godermela per radio poiché il fascino dell'etere non conosce usura ma poi ho preferito le immagini dello schermo .
Il primo tempo vede un sostanziale equilibrio tra le due squadre seppur gli orobici mostrino qualcosa in più dei nerazzurri , ben 2 autoreti mandano le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 1-1 .
Tra le fila della squadra di Reja si segnala il giovane Monachello in attacco , è uno dei nuovi prodotti del vivaio bergamasco che ancora una volta si dimostra una fucina formidabile .
La ripresa si svolge sulla falsariga della prima frazione ma l'Atalanta mostra più fame dei nerazzurri, poi nel giro di pochi minuti assisto basito a due episodi che vedono protagonista il portiere dell'Inter .
Sul primo episodio ha un riflesso eccezionale e spedisce in angolo un colpo di testa ravvicinato , successivamente arriva la parata che mi fa sobbalzare dal divano .
La difesa dell'Inter viene bucata da una grandissima azione degli orobici , tra l'attaccante e il gol resta solo Handanovic il quale nega il 2-1 alla squadra di casa con un intervento che solo a descriverlo mi vengono i brividi : toglie la palla dalla rete in volo con una parata di piedi , praticamente  una mossa di Arti Marziali .
Il telecronista ha un sussulto ,paragona quell'intervento a un qualcosa che si vede solo nei cartoni animati , cita Holly e Benji . Infatti in un episodio di quella fortunata serie il portiere della Muppet Warner fece qualcosa del genere , ma si trattava di finzione , qui invece l'azione si svolge tridimensionalmente perciò l'effetto è pauroso .
Siccome però sono pure io un romantico del gioco del pallone tiro fuori dai miei ricordi un portiere degli anni 80 che negava i gol spesso con i piedi , trattasi di Garella il quale ebbe la fortuna di vincere lo scudetto a Verona e a Napoli .
Ho fatto bene guardarmi questa partita , per alcuni istanti ho dimenticato che il calcio è ormai solo un enorme business , si guarda più alle plusvalenze e agli ingaggi che alla bellezza del gioco .
Per fortuna il talento degli interpreti esiste sempre e Handanovic oggi si è dimostrato alla pari di un attaccante ,è stato decisivo nel difendere il pareggio , in fondo basta pochissimo per amare un pallone che ruzzola sul prato verde .


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