domenica 10 gennaio 2016

LA COSTANZA

Ieri avevo percorso 6 chilometri in piena libertà mentale , senza aspettative , era un modo per assaggiare di nuovo la strada dopo la gara sotto il diluvio di mercoledì .
Mi ero mosso col passo della maratona , lento , ma sciolto , sapevo che la gara odierna su sarebbe rivelata insidiosa per la presenza di alcune salite .
Ma avevo un asso nella manica , domenica scorsa mi ero diretto sul percorso e me lo ero studiato passo per passo .
Sapevo dove avrei guadagnato e dove avrei perduto qualche cosa, mi mancava solo il punto di riferimento .
La gara parte a ritmo forsennato , non c'è tregua , ma il momento decisivo si avvicina , la prima salita farà una scrematura e così avviene .
Al mio compagno di gara sussurro di guardare bene una coppia davanti a noi , lui non capisce ma si adegua .
La strada inizia a salire ,incito il mio compagno a non camminare , superiamo quella coppia che ha il nostro passo , è il momento di attaccare , in discesa iniziamo a volare ma c'è una ultima prova che dobbiamo affrontare .
Prima dell'arrivo la salita si ripresenta , è durissima , ma l'avevo già affrontata mercoledì , ci posizioniamo sulla sinistra , c'è un arco in cima , ci passiamo sotto poi giriamo a sinistra ancora .
Mancano 1300 metri all'arrivo , urlo al mio compagno che dobbiamo aprire il gas , lui mi risponde che non ne ha più , allora agisco da solo , scatto rabbiosamente ,appena vedo la discesa finale con l'arrivo l'amico mi caccia un urlo cavernoso : " Rallenta leggermente , arriviamo mano nella mano !!!", ubbidisco e così facciamo .
Una volta varcata la finish line guardo il cronometro , alzo gli occhiali nervosamente  appoggiandoli sulla fronte .
In quei minuti segnati in digitale ci sono scritte verità inconfutabili: c'è un lavoro durissimo , ci sono rinunce , c'è costanza nell'allenamento , c'è la solitudine delle albe , c'è dolore fisico e mentale , ma soprattutto c'è il desiderio di voler migliorare la propria vita divertendosi .
Indico il cielo, vorrei che delle persone fossero qui per festeggiare con il vino ricevuto nel pacco gara, guardo gli altri podisti sudati ma felici , incrocio gli sguardi di varie persone conosciute , ci salutiamo cordialmente promettendoci che ci vedremo presto ad altre gare .
Mi chiudo nei miei silenzi , prego ma poi piango come al solito .
Non vincerò mai gare o coppe ,se la mente è il cavallo di battaglia , la velocità è lo scudo che ho costruito lungo il cammino , la costanza è l'essenza della mia vita non solo podistica .

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