sabato 23 gennaio 2016

LA RUOTA DEL CRICETO .

La sveglia stavolta non suona , la spengo prima che metta quel fastidioso rumore , le lancette segnano le 5:45 del mattino .
È già tutto pronto dalla sera precedente , c'è solo da miscelare i sali con l'acqua nella solita borraccia .
Alle 8 mi dirigerò nel solito luogo dove mi alleno per i "lunghi" , ma la colazione deve essere consumata alcune ore prima .
Thè con limone , fruttosio , pane e bresaola ormai sono ingredienti ben collaudati , ma mezz'ora prima della partenza mi ingurgito un pezzo di barretta ai cereali onde evitare cali improvvisi .
Ho deciso che sino al km 10 non farò uso di solidi , al chilometro 5 mi berrò un po' di acqua , poi andrò avanti con del thè caldo alternato a sali .
Nello zaino ho portato uvetta e marmellatini .
Il circuito misura 2 km , è in piano e lo percorrerò per 12 volte , fa freddo perciò sono ben coperto .
Si parte lentamente dopo un po' dì stretching e di vascolarizzazione , mi muovo come un "criceto " che gira sulla propria ruota , dopo quasi 1 ora è il momento del primo rifornimento , ingurgito la mezza barretta e bevo .
Ma il solito imprevisto si presenta al chilometro 14 : un po' di dolori di pancia sulla sinistra mi fanno rallentare , cambio assetto e lato per ovviare al problema , mi massaggio l'addome e lentamente riprendo vigore .
La seconda sosta è provvidenziale , mi mangio un marmellatino  e bevo una sorsata di sali .
Mi metto a ragionare seguendo la "teoria dei mini obiettivi " , nel frattempo è uscito il sole e ho indossato gli occhiali a specchio .
Sfoggio tutte le mie armi , mi volto ogni tanto sulla sinistra a metà giro guardando le colline in lontananza .
L'ultimo "ristoro " al km.22 lo anticipo , mi sono portato in tasca una manciata di uvetta  e la consumo  .
Quando mi fermo bevo il thè caldo e scatto per un giro in controllo assoluto .
L'allenamento termina e sono sempre più convinto di quanto ami essere definito "Criceto" , in questo modo riesco a simulare ogni situazione , si alimenta positivamente la noia con la mente che ne trova un giovamento enorme .
Può sembrare un paradosso ma anticipare un lungo può essere molto utile per il futuro , se tra 2 settimane salirò ancora per poi scaricare fino al 28 febbraio ossia il giorno della 32 chilometri di Siena .  A quel punto avrò potrei nuovamente pensare a un "incontro " con la "Regina" .
Non  c'è bisogno di spingersi troppo in avanti , ci si muove con calma , si lubrifica la ruota del criceto sperando di avere quella piacevole sorpresa , io ci credo sempre perché prima o poi dovrà accadere .

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