sabato 16 luglio 2016

A DISTANZA DI UN'ORA

Purché di correre con gli amici in due luoghi diversi ho sperimentato qualcosa che fino a poco tempo fa credevo impensabile .
Il problema è nato dagli orari che non conciliavano , qualcuno doveva alzarsi presto poiché poi si sarebbe recato a lavoro , un altro voleva dormire un po' di più e l'ultimo aveva impegni entro una certa ora .
Serve eclettismo e anche un po' di fantasia per organizzare il tutto , ho il desiderio di svolgere 2 allenamenti diversi perciò fisso da un lato con l'amico che poi si recherà a lavoro , raggiungerò gli altri due al termine della prima seduta .
La sveglia suona all'alba , la colazione è leggera , nel trasferimento tra i due luoghi mangerò qualcosa onde evitare cali .
La prima manche su svolge in un luogo bellissimo , ondulato , ricco di verde , è un anello di 10 chilometri , c'è un lungo viale alberato all'arrivo che ha il sapore del romanticismo .
L'amico con cui corro mi spiega un po' di cose su come allenarsi e lo ascolto volentieri , l'ultimo tratto gli chiedo cortesemente di allungare il passo se vuole , io lo seguirò da lontano poiché entro un'ora dovrò spostarmi con gli altri .
L'amico parte in sesta , ha una fluidità pazzesca , sembra una gazzella nella prateria e dopo un po' mi fermo a osservarlo.
Appena termina quel giro lo attendo con un applauso , mi ha impartito una lezione che manderò a memoria e non esito a dirglielo . Lui sorride , poi sale in auto mi ringrazia e va a lavarsi poiché il lavoro lo attende .
Io mi rifocillo , bevo acqua , mangiucchio un pezzo di barretta , mi cambio gli indumenti e mi reco dagli altri due .
Il percorso stavolta lo conosco come le mie tasche , è un anello di 2500 metri dove ho preparato una parte delle maratone svolte sino ad oggi .
È il mio gioco preferito , stavolta si allena la noia per 8 km , gli ultimi 2 gli amici me li hanno abbuonati .
Provo un senso di vertigine nel girare sul quel circuito , in esso specchio tutto me stesso con le gioie e i dolori .
Gli amici con cui corro adesso mi prendono in giro perché vado un po' veloce , io tocco ferro perché non sarò mai un fulmine anche se ci lavorassi ogni giorno , uno di essi rientra da un lungo infortunio e ha il sorriso stampato in faccia come se gli avessero regalato il suo giocatolo preferito .
Dopo 8 chilometri sotto il sole mi fermo , gli altri 2 invece continuano .
Faccio stretch e allunghi , poi tiro fuori dalla bauliera della auto un vassoio di pasticcini , non appena i due si fermano glieli offro e loro si fiondano da me come assatanati .
Siamo di nuovo tutti insieme eccetto uno che è in vacanza e si aggregherà per i prossimi allenamenti , ci attende una nuova scalata e stavolta saremo un bel gruppo per affrontarla .
Con questi nuovi accorgimenti  sono cambiato , ho superato altre difficoltà .

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