venerdì 19 agosto 2016

LO SBARCO DELLO ZAR

Ero davanti alla TV 26 anni fa quando nel mondiale di volley giocato proprio in Brasile assistetti alla vittoria italiana contro i cubani guidati da un Despaigne fenomenale .
Oggi la semifinale della olimpiade mi ha regalato le stesse emozioni e lo debbo a un gruppo stupendo su cui si staglia la figura di Ivan Zaytsev .
Il ragazzo è il figlio del celebre palleggiatore russo che ha militato per alcuni anni in Italia a Città di Castello , ma rispetto al padre quando c'è da mettere il pallone a terra sfrutta una velocità e una potenza di braccio spaventose.
In battuta poi è veramente inarrestabile , nel quarto set non ha lasciato scampo agli avversari che nulla hanno potuto in fase di ricezione di fronte alla sua perseveranza .
Con 5 servizi vincenti ha issato la nazionale italiana al tie break e da lì in avanti i meccanismi della squadra di Blengini hanno ripreso a funzionare .
Un ace di Buti poi ha aperto un ulteriore varco nell'ultima e decisiva frazione che si è conclusa proprio con un muro dello stesso giocatore toscano .
Siamo in attesa di conoscere l'avversario che affronteremo in finale , ma fino ad oggi questo gruppo ha dimostrato di poter reggere la pressione perfettamente , il black out nel terzo set contro gli Stati Uniti è servito per avere le idee più chiare su come muoversi .
Zaytsev può risolvere vari problemi ma tutto passa dalla attenta regia di Giannelli che ha solo 20 anni e da l'impressione di possedere l'esperienza di uno di 30.
Non sono in grado di immaginare cosa succederebbe se fosse questa squadra a issarsi dove la "generazione di fenomeni" si è fermata .
Abbiamo una certezza e indossa la maglia numero 9 , quando l'Italia di Velasco conquistò il titolo mondiale nel 1990 nello stesso posto era sulle spalle di Bernardi il quale mise a terra la palla decisiva.
Tra 48 ore avremo le risposte alle nostre domande e il campionato di calcio può attendere .

Nessun commento:

Posta un commento