lunedì 1 agosto 2016

COMPRIAMO QUALCUNO

13000 circa gli spettatori al Franchi ieri , ci sono state anche delle lunghe file per acquistare i biglietti ma nonostante questo la squadra di Sousa è un cantiere aperto .
Se si eccettua un inizio discreto e la traversa colpita da Zarate , c'è poco da parlare dei Viola .
Si vede come la preparazione non sia ancora ottimale , il Celta Vigo ha sfruttato un nostro vecchio punto debole ( la difesa) e dalla parte di Tomovic ha costruito il gol del vantaggio .
Vecino non ha sfruttato un assist di Rossi per pareggiare , Pepito aveva inziato discretamente poi si è perso , Borja e Chiesa non hanno giocato nel loro ruolo , Ilicic è stato assente a lungo se si eccettua un tiro sul l'esterno , l'unico che ha ingranato è stato Zarate che si è reso protagonista dell'unica vera palla gol decente costruita ma il legno come descritto sopra ha respinto il tiro dell'argentino .
Mancano meno di 20 giorni all'esordio in campionato e non possiamo attendere più di tanto , ma in regime di autofinanziamento come ci troviamo le vie da percorrere sono note .
Chi mi è sembrato più confuso del solito è stato Paulo Sousa .
L'allenatore lusitano lo scorso anno ci aveva regalato un inizio di stagione scoppiettante , oggi la situazione è assai diversa , solo dal minuto 20 della ripresa la squadra ha ripreso il vecchio assetto con gli ingressi di Hagi e Gilberto , il lavoro da svolgere non è semplice poiché mancano molti tasselli nel mosaico , il ritiro in Austria ci chiarirà alcuni concetti sulla preparazione e niente più .
Ho quasi la certezza che si voglia vivacchiare ma altrove non va benissimo se si eccettua la solita squadra che sta dominando da un bel po' .
Si continua a cercare all'estero e non si guarda in casa , i vivai non li sfruttiamo se non per portare qualcuno in ritiro per fargli assaggiare cosa significhi aggregarsi alla prima squadra .
La sfrontatezza dei giovani sarebbe utile e invece si preferisce tenere il freno a mano tirato .
Un amico giornalista ha centrato in pieno cosa sta accadendo a Firenze grazie a un articolo ben argomentato e a ruota è giunta l'ottima analisi di altro cronista noto per la sobrietà con cui commenta le vicende di casa viola .
Concordo con i loro pareri ,non mi piacciono le "veline" , non attendo i "croccantini" come un barboncino e sopratutto non sono un "cliente" come ama definire i tifosi il presidente esecutivo della Fiorentina .
Nel  pallone i conti vanno bene fino a un certo punto , poi serve altro e se la marcia non venisse cambiata il motore rischierebbe di fondersi .
Ogni anno è sempre lo stesso teatrino dell'assurdo e adesso le giustificazioni sono terminate , non attenderò che fino a gennaio si parli di mercato , siccome pago ho diritto a delle spiegazioni , lo farò dopo la sconfitta di Torino e dopo la partita dei 90 anni contro il Chievo , userò modi garbati senza maleducazione ma con decisione . 
Se poi Toledo e Hagi faranno la loro parte mi rimangerò tutto e ci spero .

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