sabato 27 agosto 2016

NASCONO LENTAMENTE

Fui sorpreso dal caldo alla maratona di Lucca ma compii un errore nella alimentazione durante la gara , da allora ho inziato altri esperimenti con risultati talvolta modesti ma quando ho percepito che ci potevano essere i presupposti per eliminare il mal di pancia mi sono messo all'opera e ho raccolto i frutti della semina .
Ho cambiato la dotazione ancora per i lunghi , ho tenuto a disposizione i viveri già collaudati e ne ho usati altri .
Ho fatto questa riflessione : con troppi zuccheri addosso potrebbe apparire la nausea che ridurrebbe l'azione , lo stesso discorso potrebbe valere se aumentassi il ritmo , va quindi cambiato l'equilibrio del mix .
Oggi avevo in programma un lunghissimo e alcunché poteva essere improvvisato , se fosse accaduto mi sarebbe toccato ricominciare da capo per capire lo sbaglio ma usando il mio circuito preferito avevo a disposizione i punti di riferimento .
Avendo deciso di spezzare la prova in più parti mentre al chilometro  25 sto ingurgitando il magnesio assieme ad un sorso d'acqua , poi guardo il gel di frutta e non provo molto piacere , ma ecco la nuova strategia , ho nel solito sacchetto dei crackers , decido di mangiarne uno per corroborare gli zuccheri .
La mossa si rivela vincente , effettuo anche uno spugnaggio e riparto , in quei 5000 metri che mancano al termine dell'allenamento mi porto dietro l'acqua da sorseggiare .
Il caldo non mi sorprende , sono carico ma allo  stesso tempo rilassato , quando raggiungo l'obiettivo è una liberazione , guardo il cielo e mi appare ancora più celeste del solito .
Sono poco più di 12000 metri dalla vera vetta , il primo lunghissimo va in archivio positivamente , ripenso agli allenamenti compiuti e so bene quando siano stati utili per compiere qualcosa del genere.
Ma l'episodio più piacevole è accaduto verso le 8 ossia da quando era scoccata la prima ora e mezzo del lunghissimo : nelle narici è entrato un odore di ragù delizioso , ho pensato che qualche donna lo stesse cucinando come si faceva in passato ossia lasciandolo a bollire a fuoco lento per alcune ore .
La mente è volata ovviamente a un piatto di pasta fumante ma poi mi sono ricordato che mia nonna serviva il ragù anche su fette di pane abbrustolite .
Per un attimo ho pensato alla gioia di potersi sedere a tavola presso quella famiglia per gustarsi quella delizia , se avessi saputo chi stesse cucinando mi sarei autoinvitato portando una vaschetta di gelato .
Mio nonno mi diceva sempre di non presentarmi a mani vuote quando si va a casa di amici a pasteggiare .
Menomale ho una bella scorta di pici a casa e se avrò tempo stasera cucinerò del sugo di carne e affinché risulti buoni deve cuocere molto . 
Credo sia vero : sono un amante delle cose che nascono lentamente proprio come la maratona . 

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