martedì 3 gennaio 2017

INTERMEDIO BAGNATO

"Dopo la curva vai" mi sono autoincitato così nelle ultime 3 ripetute di stamane , era come prendessi la rincorsa per saltare un fosso , le gambe tremavano dalla paura , non ho perso la concentrazione in alcun momento perché con la strada bagnata possiedo una marcia in più , ne ho l'assoluta certezza .
Nel recupero cerco di ricaricare le pile e poi via verso l'ultimo "dirittone " .
È una idea apparentemente malsana ma voglio ancora scendere , non sono atterrito dai brividi che vengono provocati dalla pioggia , li considero una benedizione .
Al termine fermo il cronometro , guardo il gps e tolgo il berrettino .
Come un apneista che si cala negli abissi ho acquisito altri metri , nel caso in oggetto si chiama velocità .
Scuoto la testa , non ci credo, so che i  numeri non mentono mai , sono aridi apparentemente ma
possiedono un'anima più silenziosa .
Essi nascono dal lavoro non dalle parole , sono il frutto di una costanza che non conosce tregua .
C'è una marciapiede  dove mi seggo sotto la pioggia che scende , guardo la collinetta davanti , sono stravolto dalla fatica , faccio un po' di fatica nel rialzarmi ma c'è da andare a "guadagnarsi la pagnotta ", le ripetute sono solo una altra tappa intermedia in questo cammino , serviranno ulteriori esercizi , con il lungo orientato verso la prima vetta conosceró una parte di quella montagnetta ancora inesplorata
Con due giri sul lato oscuro avrò le risposte poi a fine mese salirò ancora e da lì in poi servirà pazientare .

Nessun commento:

Posta un commento