martedì 17 gennaio 2017

RIPETUTE CON LINGUACCIA

In uno scenario serale il programma di oggi prevede le ripetute in salita sui 300 metri e ho la possibilità di scegliere : due serie da 4 o da 5 con 3 minuti di recupero .
Mi sento così in confidenza che non ho dubbi , ne svolgo due da cinque .
Ho la giusta carica per svolgere il lavoro prefissato , ma le ultime della seconda serie sono da incubo, il tempo atmosferico è veramente inclemente , la spinta è rallentata dalle sciabolate del vento trasversale .
L'arrivo in cima è problematico , mi sembra di avere ingoiato un rospo non appena termino , guardo i battiti e fortunatamente mi tranquillizzo .
Poi arriva l'idea di solidificare quanto ottenuto seppur non sia previsto , ragiono di istinto ed eseguo altre 4 serie di ripetute brevi in piano in progressione .
In questo caso però guardo anche il tempo e in quella finale sposto l'attenzione non sulla riga solita ,
rimango basito dalle cifre apparse , questo è sintomo di un lavoro svolto con un criterio molto diverso da quello al passato .
Mi assumo ogni responsabilità per l'errore commesso ma avevo voglia di far girare le gambe, seppur per pochi metri ho assaporato quel qualcosa di diverso rispetto al controllo .
Sinceramente devo dire che se ho cambiato canovaccio lo debbo alla gioia provata ultimamente , una ulteriore consapevolezza nei propri mezzi e infine l'innalzamento di una altra tacca della asticella .
Durante la fase del defaticante ripenso ad un episodio di domenica avvenuto in gara , mi viene da ridere e mi debbo fermare qualche secondo .
Un signore che sta transitando con la sua auto si ferma chiedendomi se sto bene , rispondo cortesemente che non è accaduto nulla , saluto quel tizio e riparto .
Se avessi saputo che per trovare un minimo di tranquillità fosse stato necessario fare qualche linguaccia avrei iniziato prima , ma purtroppo non trovavo le giuste motivazioni .
Correndo ho scoperto altri mondi e mi piacciono .

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