mercoledì 25 maggio 2016

NON PRENDETE LA MACCHINA

Vi riporto fedelmente uno stralcio di un articolo apparso su "il Fatto Quotidiano " dove si  inquadra perfettamente la situazione che si è venuta a creare a Firenze per la voragine su Lungarno Torrigiani.
Si preannunciano mesi difficili per le attività commerciali della zona , inizia la stagione turistica e un tratto di strada verrà chiuso , siamo il paese dei giardinetti da curare dove il patrimonio culturale non viene preso in considerazione .
A voi le conclusioni .

"Rete idrica dissestata, amianto e tubature vecchie. Ma anche le tariffe più alte d’Italia motivate con presunti investimenti per migliorare il servizio. A poche ore dall’apertura della voragine sul Lungarno a Firenze, sotto accusa è finita la società partecipata per la gestione della rete idrica: Publiacqua. L’azienda  non è solo per il 60 per cento pubblica, ma ha anche visto passare nella dirigenza degli ultimi anni alcuni dei nomi più influenti della galassia renziana: dalla ministra Maria Elena Boschi all’ex sottosegretario e direttore de l’Unità Erasmo D’Angelis. Il sindaco Pd Dario Nardella se l’è presa con l’azienda, ovvero con se stesso: “Deve delle spiegazioni a me e ai cittadini”.
L’occupazione renziana delle partecipate, e quindi anche di Publiacqua, arriva nel 2009: l’attuale presidente del Consiglio Matteo Renzi diventa sindaco e mette i suoi nei posti chiave delle aziende che coinvolgono l’amministrazione. Così Marco Carraifinisce a Firenze Parcheggi e Andrea Bacci alla Silfi (illuminazione pubblica), mentre l’importante Publiacqua va nelle mani di Erasmo D’Angelis. A quel tempo era presidente regionale della commissione Ambiente e territorio, ma quello sarà solo il trampolino per la carriera: sottosegretario alle Infrastrutture con il governo Letta, sarà capo dell’unità di crisi con Renzi premier e poi direttore de l’Unità. L’arrivo di D’Angelis porta al primo incarico della ministra Maria Elena Boschi che fa così il suo ingresso nel consiglio d’amministrazione della partecipata: inutile dire che per lei è solo l’inizio del percorso. Da non dimenticare che il presidente attuale è Filippo Vannoni, consulente del governo per le politiche economiche, nominato con decreto del presidente del Consiglio il 12 dicembre 2015: l’incarico scade a dicembre 2017, il compenso previsto è 45mila euro. Vannoni, tra l’altro, è anche marito della dirigente del comune di Firenze ed ex capo di gabinetto di Renzi-sindaco Lucia De Siervo, figlia del costituzionalista Ugo De Siervo, presidente emerito della Corte Costituzionale, da sempre vicino alle posizioni renziane ma ultimamente schierato con il fronte del No al referendum per la riforma costituzionale."
Fonte : il fattoquotdiano.it 

Nulla di nuovo , siamo in Italia e l'interesse personale è sempre in pole position e dove ci sono sindaci come Nardella che si arrampicano sugli specchi . 

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