mercoledì 18 maggio 2016

SONO UOMINI NON NUMERI

Era l'occasione che attendevo da anni , avevo visto sfumare uno scudetto e una finale di Coppa UEFA , ma quel giorno ero convinto che finalmente avrei festeggiato .
Al gol di Amoruso ero in estasi , poi arrivó il suggello di Batistuta e iniziarono a scendere le lacrime .
Da lì in avanti iniziò la festa che conobbe il suo apice con l'arrivo della squadra allo stadio direttamente da Bergamo, per una settimana camminai a 3 metri da terra , dormivo con la maglietta di  Spadino Robbiati e sul balcone di casa sventolava la nostra bandiera .
Alcuni amici di altra fede calcistica mi guardavano con un certo disgusto , l'estate poi fu a dir poco pirotecnica , in campeggio eravamo praticamente tutti fiorentini e osservandoci sembrava che ci dicessimo : " Ma è accaduto veramente ? " , ognuno di noi non smetteva di raccontare quella serata quando veniva organizzata una cena . 
La coppa Italia del 1996 è stato il primo trofeo che ho visto vincere da tifoso viola , oggi a distanza di 20 anni la situazione è differente , c'è una nuova società e i giocatori sono lontani dalla gente .
Se poi rileggo le parole pronunciate da Gomez dalla Turchia all'indirizzo della Fiorentina provo ribrezzo perché eravamo in 25000 ad accoglierlo quando sbarcò in riva all'Arno .
Si preannuncia una estate molto litigiosa , sono assai infastidito da tutto ciò , ho letto un articolo sulla certificazione del bilancio e rappresenta un qualcosa lontano dalla mia ottica di tifoso .
Il calcio e la finanza ormai vanno troppo a braccetto , la passione invece per il pallone è ormai un qualcosa che appartiene ai romantici di questo gioco .
Mi ritengo un appartenente a quella categoria , non me ne pento , sono stanco di leggere del fondo Doyen , della cessione dei club a cordate straniere e di cartellini di giocatori in mano a privati .
In quella formazione vincitrice della coppa Italia c'erano solo 3 stranieri , nella formazione di oggi c'è appena un italiano .
Prima o poi ci sarà una inversione di tendenza , ma servirebbe l'abbandono di alcuni personaggi non adatti al mondo del pallone che invece si credono grandi dirigenti .
Senza un obiettivo si naviga a vista ,purtroppo la Fiorentina ha intrapreso questa rotta ben lontana dalle richieste della piazza , si macchia di pessime figure nella comunicazione dimostrando presunzione , ma le persone non sono numeri come quelli incasellati nel bilancio , l' aver trattato Pasqual con freddezza invece che con riconoscenza è stato l'ennesimo errore . 
Ma si sa: questi personaggi non vogliono che qualcuno oscuri la loro personalità .



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