lunedì 2 maggio 2016

SOSPESO TRA PETE E JIMBO

Una parte di me vive ancora sui campi di terra rossa del vecchio circolo tennis , non ci metto piede da qualche anno , quel periodo mi ha regalato estati piacevoli , ho sviluppato tante amicizie che poi si sono rivelate importanti , ma tutto si è interrotto nel maggio di 16 anni fa .
A volte non mi sembra vero , ripenso alla stupidità dei motivi per cui me ne sono andato , ero un ingenuo , da lì in avanti sarei sensibilmente peggiorato e nel 2009 il mio peso avrebbe sfiorato il quintale .
Mi sono fatto abbindolare e non me lo perdono , ero giovane ma questa non è una giustificazione , ho mollato nel momento in cui credevo che la mia vita avesse preso la giusta piega , invece sono stato affossato .
Ma l'amore per lo sport è stato decisivo , mi sono tolto altre soddisfazioni tornado al primo amore .
Ogni volta che parlo di palline e di racchette c'è sempre un sorriso in più nel mio animo , non riesco a spiegarmelo perché pur essendo veramente scarso quando scendevo in campo davo sempre il massimo .
Quanto vorrei sbattere in faccia a chi so le videocassette che ho registrato in quei 20 anni , sarei ancora più felice se un giorno potessi far vedere alle mie figlie quei libri preziosi su coloro che hanno scritto la storia di questo sport, sarei ben lieto di poter raccontare di quando Wilander venne affossato da Canè in un freddo febbraio del '90 a Cagliari in Davis , oppure delle splendide discese a rete di un giovanissimo Sampras , era il mio preferito il ragazzo dal servizio killer che si ispirava a Rod Laver  .
Prima di Pete ammiravo Connors  che era un combattente vero in campo .
Altro che gli isterici tennisti di oggi , Jimbo come John era rispettato , se ne accorse Krickstein in un celebre Us Open nel 91 quando fece harakiri in un tie break storico , ma oggi queste notizie non servono , sono solo i ricordi di un tennista che aspirava al giornalismo .

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